Compito piuttosto problematico quello di illustrare e commentare il disegno di legge del Governo di “riforma della scuola”, anche per la riconosciuta complessità delle “disposizioni in materia di autonomia scolastica, offerta formativa, assunzioni e formazione del personale docente, dirigenza scolastica, edilizia scolastica e semplificazione amministrativa”. La prima tentazione è perciò quella di soprassedere e di rinviare, in alternativa, alla lettura integrale del testo normativo, con l’avvertenza che non sarà comunque un’impresa facile: e non tanto perché, come dice il costituzionalista Michele Ainis, i disegni di legge governativi “sono diventati più imperscrutabili dei disegni divini” e quello per la Buona Scuola risulta essere, in particolare, “più misterioso del segreto di Fatima”. Ma perché molto è ancora indeterminato e si avverte subito l’indispensabilità di successive precisazioni, di ulteriori e più puntuali definizioni, che probabilmente verranno, nel prossimo futuro, con i previsti decreti legislativi, i quali riguarderanno, come specificato dall’articolo 21 del disegno di legge, le seguenti materie:
a) “riordino, semplificazione e codificazione delle disposizioni legislative in materia di istruzione”;
b) “rafforzamento dell’autonomia scolastica attraverso l’ampliamento delle competenze gestionali, organizzative ed amministrative delle istituzioni scolastiche”;
c) “riforma, adeguamento, semplificazione e riordino del sistema per il conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria, ai fini dell’accesso alla professione di docente, in modo da renderlo funzionale alla valorizzazione del ruolo sociale dell’insegnante; […] riforma delle modalità di assunzione a tempo indeterminato del personale docente ed educativo per renderlo omogeneo alle modalità di accesso al pubblico impiego”;
d) “riforma, adeguamento, semplificazione e riordino dei ruoli del personale docente delle scuole di ogni ordine e grado; […] modalità di assegnazione degli incarichi; […] riforma delle modalità di assunzione e formazione del dirigente scolastico; […] riforma del sistema di valutazione del dirigente scolastico in relazione al rafforzamento delle relative funzioni”;
e) “riforma, adeguamento, semplificazione e riordino del diritto all’istruzione e alla formazione degli alunni e degli studenti con disabilità e bisogni educativi speciali (BES)”;
f) “riforma, adeguamento, semplificazione e riordino della governance della scuola e degli organi collegiali”;
g) “rivisitazione, nel rispetto dell’articolo 117 della Costituzione, d’intesa con le regioni, degli indirizzi, delle articolazioni e delle opzioni dell’istruzione professionale affini ai percorsi nazionali dell’istruzione e formazione professionale”;
h) “semplificazione del sistema formativo degli Istituti Tecnici Superiori”;
PER CONTINUARE A LEGGERE QUESTO ARTICOLO DEVI ESSERE ABBONATO! Clicca qui per sottoscrivere l’abbonamento