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Una didattica meno trasmissiva e più appassionante nell’Atto d’indirizzo della ministra dell’ istruzione

Un commento ragionato dell’Atto di indirizzo emanato il 7 febbraio 2020

di Francesco G. Nuzzaci

Abstract

Rendere la didattica più appassionante, in grado di realizzare una vera personalizzazione dei percorsi di apprendimento, è certamente un obiettivo ambizioso, che involge una tematica con alle spalle ultrasecolari riflessioni pedagogiche e correlate ricerche empiriche, tutte concordi sull’improduttività di modelli di apprendimento meccanici, basati sul trinomio banchi-lavagna-cattedra. In definitiva, una didattica più efficace e meno trasmissiva è soprattutto un problema di metodo idoneo ad attivare l’acquisizione di competenze anzichè di conoscenze parcellizzate, che sono destinate a diventare rapidamente obsolete.

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