• martedì , 16 Luglio 2024

Tutti pazzi per la scienza: a Castellana Grotte gli influencer scientifici

Giornata dedica alla tecnologia il 16 aprile organizzata dall’ISS ‘Luigi dell’Erba’ di Castellana Grotte (Bari) per valorizzare e diffondere la cultura scientifica: parteciperanno i prof. Vincenzo Schettini, che sui social ha lanciato “La Fisica che ci piace” raccogliendo milioni di follower e visualizzazioni, Elia Bombardelli, docente di Matematica e Matteo Saudino, di Storia e Filosofia, sul web noto come BarbaSophia

“Tutti pazzi per la scienza”. L’ISS Luigi dell’Erba di Castellana Grotte, in provincia di Bari, ha organizzato una giornata dedicata alla scienza e alla tecnologia con l’obiettivo di diffonderne la cultura tra i ragazzi, tenuto conto dell’evoluzione della società.

L’evento, concepito sotto forma di festival, si svolgerà domenica 16 febbraio, dalle 16 alle 20, nella sede dell’istituto diretto dalla professoressa Teresa Turi, e vedrà la partecipazione dei prof. influencer più amati e seguiti sui social, da YouTube a Tik-Tok.

Sarà presente Vincenzo Schettini, docente dell’istituto, diventato volto noto tra gli studenti dopo aver lanciato il canale YouTube ‘La Fisica che ci piace’, titolo scelto anche per il libro (edito da Mondadori) in cui spiega la materia con parole semplici, suscitando la curiosità dei ragazzi. Su Tik-Tok è seguito da oltre 800mila follower, più di 590 su Instagram e 419 su YouTube.

Ci saranno, inoltre, Elia Bombardelli, docente di Matematica e Fisica che, con i suoi video su YouTube, conta 500mila iscritti e oltre 100.000.000 di visualizzazioni, e Matteo Saudino, docente di Storia e Filosofia, divulgatore, youtuber e influencer del web sotto lo pseudonimo di BarbaSophia con oltre 250mila iscritti su YouTube e più di 350mila follower in totale.

“Il programma della giornata è molto ricco: ci saranno robot parlanti, esperimenti in laboratorio con le magie della chimica, mini pièces teatrali, conferenze”, anticipa la dirigente scolastica, Teresa Turi. “Faremo in modo che la scienza si possa toccare, vedere e capire attraverso un confronto aperto e libero da un approccio accademico”.

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