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Scuole, dal 7 gennaio 2021 novità per gli studenti delle secondarie di secondo grado

Lezioni in presenza per il 75 per cento dei ragazzi. Didattica digitale integrata sino alla pausa per le feste di Natale. Per l’infanzia e per il primo ciclo di istruzione lezioni integralmente in presenza, ma in Puglia la scelta spetta ai genitori. In ogni Prefettura, tavolo di coordinamento per il trasporto pubblico locale

Di Stefania De Cristofaro

ROMA – Novità in vista per una porzione della popolazione scolastica, dopo l’ultimo Dpcm per contrastare la diffusione del Covid 19: dal 7 gennaio 2021, lezioni in presenza per il 75 per cento degli studenti delle secondarie di secondo grado, da organizzare tenuto conto dell’impatto sul trasporto pubblico locale, monitorato da ogni Prefettura.

LE NOVITA’ PREVISTE DOPO LA PAUSA NATALIZIA

La didattica digitale integrata resta sino alla fine della pausa legata alle festività di Natale, stando alle ultime misure contenuto del Decreto che il presidente del Consiglio dei ministri ha firmato lo scorso 3 dicembre 2020. Il provvedimento è entrato in vigore il giorno successivo e vi rimarrà sino al 15 gennaio del prossimo anno.

Nel Dpcm è stata mantenuta la diversificazione delle restrizioni, già adottata dal Dpcm 3 novembre 2020, in tre aree contraddistinte da colorazione gialla, arancione e rossa, definite a seconda dei differenti livelli di criticità nelle Regioni del Paese.

“Il Ministero dell’Istruzione, nelle sue articolazioni centrali e territoriali, accompagnerà, come sempre, le istituzioni scolastiche nell’attuazione delle nuove disposizioni”,

si legge sul sito del Miur. Cosa cambia per gli studenti italiani?

SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO

Nelle scuole secondarie di secondo grado, il 100 per cento delle attività continuerà a svolgersi per tutti gli studenti, fino alla pausa natalizia, tramite didattica digitale integrata. Dal 7 gennaio 2021, il 75 per cento della popolazione studentesca dovrà tornare alla didattica in presenza. Lezioni in classe, com’è avvenuto in occasione dell’inizio dell’anno scolastico 2020-2021 alla fine dello scorso mese di settembre. Salvo poi, il contrordine conseguente all’andamento della curva dei contagi da Covid 19 tra gli studenti, gli insegnanti e il personale amministrativo.

“Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per garantire l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali”, si legge nell’ultimo decreto.

SCUOLE DELL’INFANZIA E DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

Nei servizi educativi per l’infanzia, nelle scuole dell’infanzia e nel primo ciclo di istruzione (scuole primarie e secondarie di I grado) la didattica continua a svolgersi integralmente in presenza. Rimane l’obbligo di usare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie, fatta eccezione per i bambini di età inferiore ai 6 anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina. I dispositivi vanno portati sempre, anche quando i bambini e le bambine sono seduti al loro posto, dietro i banchi.

“Nelle aree caratterizzate da uno scenario di “massima gravità e da un livello di rischio alto”, cosiddette zone rosse, restano in presenza i servizi educativi per l’infanzia, la scuola dell’infanzia, la primaria e il primo anno della scuola secondaria di primo grado”, è stato precisato nel Dpcm.

“Le attività didattiche in tutti gli altri casi si svolgeranno esclusivamente con modalità a distanza. Resta comunque salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per garantire l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e in generale con bisogni educativi speciali”.

IL CASO DELLA REGIONE PUGLIA

Nella Regione Puglia, tornata a essere zona gialla dopo essere stata arancione, la scelta fra didattica in presenza e integrata spetta ai genitori degli alunni delle scuole primarie e secondarie di I grado, stando a quanto stabilito dal governatore Michele Emiliano, dopo le pronunce del Tar.

“La nuova ordinanza che sto per emanare rinnova le disposizioni attualmente in vigore”, ha scritto Emiliano sul suo profilo Facebook, subito dopo l’entrata in vigore del Dpcm del 3 dicembre scorso. “Le scuole del primo ciclo (primaria e secondaria di primo grado) devono garantire non solo le attività didattiche in presenza ma anche in Ddi, didattica digitale integrata, per tutti gli alunni le cui famiglie la richiedano espressamente”, ha sottolineato il presidente. “L’organizzazione della didattica a distanza è prevista dalle Linee Guida del Piano Scuola del Miur di giugno 2020”, ha voluto ricordare Emiliano.

IL NODO DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE: TAVOLI TECNICI IN OGNI PREFETTURA

In vista del ritorno alle lezioni in classe per gli studenti del secondo ciclo, resta il nodo del trasporto pubblico locale: come garantire il distanziamento necessario come misura di contrasto alla diffusione del Covid 19, negli autobus? Nessuno ha dimenticato i video e le immagini rilanciate sui social, di bus pieni di studenti. Nel Dpcm è stato deciso di affidare a un gruppo di lavoro il monitoraggio della situazione reale, in modo tale da adottare le soluzioni migliori: “Presso ciascuna Prefettura sarà istituito un Tavolo di coordinamento, presieduto dal Prefetto, che avrà l’obiettivo di definire il più idoneo raccordo tra gli orari di inizio e termine delle attività didattiche e gli orari dei servizi di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano”, è scritto nel testo del Decreto del presidente del Consiglio dei ministri.

Al Tavolo parteciperanno il Presidente della Provincia o il Sindaco della Città Metropolitana, gli altri Sindaci eventualmente interessati, i dirigenti degli Ambiti Territoriali del Ministero dell’Istruzione, i rappresentanti del Ministero dei Trasporti, delle Regioni, delle Province autonome di Trento e Bolzano e delle aziende di trasporto locali. All’esito del tavolo, ogni Prefetto redigerà un documento operativo sulla base del quale le amministrazioni coinvolte adotteranno le misure di loro competenza”.

LE ALTRE MISURE ANTI-COVID

Nel decreto sono previste altre misure anti-Codi 19. Le riunioni degli organi collegiali continueranno a svolgersi con modalità a distanza. Il loro rinnovo, qualora non completato, avverrà anch’esso a distanza, nel rispetto dei principi di segretezza e libertà nella partecipazione alle elezioni.

Restano sospesi i viaggi di istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche, fatte salve le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO).

IL CONCORSO NELLA SCUOLA: PROVE CONGELATE

Il Dpcm, infine, ha confermato la sospensione per “lo svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private”. Rimangono quindi sospese le prove del concorso straordinario per la scuola secondaria di primo grado e secondo grado. Dovranno essere riprogrammate e saranno comunicate le nuove date.  Per le procedure già avviate, il Ministero ha fatto sapere di aver dotando le commissioni degli strumenti per procedere con la correzione da remoto.

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DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 3 dicembre 2020 

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