a cura di Rita Bortone
1. Professore, è recentissima la disponibilità in rete del suo “Adottare l’e-learning a scuola”: perché la scelta di questa modalità di pubblicazione?
Per quasi quarant’anni ho pubblicato libri cartacei, interessandomi anche di produzione editoriale in campo universitario e scolastico. Da due anni sto sperimentando la produzione di libri digitali (i cosiddetti eBook). Essenzialmente per due ragioni: perché constato che il digitale si è fortemente imposto in pressoché tutti
i settori della produzione/riproduzione di conoscenza (solo per fare due esempi eclatanti, il settore musicale e quello cinematografico) e dunque, approssimandosi la ‘resa’ al digitale delle tradizionali abitudini di realizzazione e d’uso del libro, ritengo sia necessario attrezzarsi, culturalmente e materialmente, al cambiamento; perché giudico profondamente errato, e addirittura delittuoso, che la scuola e l’università siano tenute al riparo da questa
trasformazione; al contrario, dovrebbero porsi all’avanguardia, per dare adeguati strumenti di consapevolezza ai giovani che dell’universo digitale conoscono e usano soprattutto la superficie. E, dato che mi sento predisposto a provare più attrazione per l’avventura del fare che non per la tranquillità del confrontare opinioni improvvisate o, peggio, dell’osservare fe-nomeni secondo criteri che si presumono ”oggettivi” (ma che il più delle volte mi appaiono
ambigui, o addirittura falsi), bene, per questa mia disposizione, mi impegno a fare. Non pretendo di fare bene. Lo ripeto, mi impegno a fare, a provare.
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