di Fabio Scrimitore
Il quesito, proposto dal Dirigente scolastico di un Istituto comprensivo, riguarda le prospettive future di due studenti disabili.
Il Dirigente che ha redatto il quesito ha proposto che si valuti la posizione scolastica di due studenti disabili di scuola secondaria di I grado.
Lo studente di minore età fra i due sta frequentando per la seconda volta la 3^ classe, così come il suo compagno, che sta per raggiungere la maggiore età.
Le loro famiglie hanno pregato il Dirigente scolastico di operare in modo tale che, in sede di scrutinio finale, i due studenti vengano “fermati” ancora un anno nella scuola secondaria di I grado. E’ probabile che le due omogenee richieste abbiano un fondamento psicologico comune: la convinzione dei genitori che i ritmi di apprendimento
dei due studenti non consentano loro di trarre profitto dalla frequenza di istituzioni del secondo ciclo di istruzione,
istituti, questi ultimi, inesistenti nel comune di residenza delle due famiglie; sicché sarebbe opportuno lasciare che i due studenti, ormai diventati giovani, ripetessero la 3^ classe per evitare alle famiglie, oltre che a loro stessi, il disagio quotidiano di raggiungere città diverse da quella di residenza.
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