La didattica a distanza, i bisogni di alunni e famiglie, la nota n.38820 e l’ordinanza n. 11/20 del Miur
di Giuseppe Zavettieri (Dottore in Giurisprudenza)
Una delle priorità della scuola, in questo singolare periodo di emergenza sanitaria a causa della COVID-19, è sicuramente quella di ridurre ogni distanza di tipo educativo e relazionale che, di fatto, potrebbe portare all’isolamento e all’abbandono scolastico da parte della fascia più debole dell’utenza come ad esempio gli alunni con disabilità.
Sin dall’ inizio della pandemia e, di conseguenza, della repentina ed inaspettata chiusura delle scuole di ogni ordine e grado del Paese, educatori e tecnici del settore si sono prodigati a progettare e ad attuare soluzioni innovative a livello educativo-didattico, realizzando ambienti di apprendimento significativi e di tipo digitale, con l’ausilio di dispositivi tecnologici per dare continuità al lavoro svolto in presenza, realizzando così interventi formativi personalizzati, nel rispetto delle diverse esigenze che costellano la dimensione umana ed educativa.
A tal uopo, il Ministero dell’Istruzione per supportare le istituzioni scolastiche e per rispondere concretamente alle famiglie degli studenti è intervenuto con nota prot. n° 388 del 17 marzo 2020, fornendo prime indicazioni operative per la didattica a distanza (DAD) e promuovendo azioni atte a garantire il diritto allo studio di tutti gli alunni ed in particolare di quelli con disabilità. La stessa nota, infatti, precisa che il Piano Educativo Individualizzato (PEI) rimane elemento imprescindibile di confronto per la rimodulazione della programmazione didattica rivolta agli alunni.
I docenti contitolari di classe vengono invitati ufficialmente a realizzare attività di collegamento diretto ed immediato con l’utilizzo di diverse piattaforme digitali al fine di non interrompere il processo di inclusione degli alunni con disabilità, monitorando, con feedback periodici lo stato di avanzamento del PEI. In tale contesto operativo è stata oltremodo importante la rete comunicativa e di collaborazione ampliatasi, in questo periodo, tra scuola, famiglia e associazioni di categoria, con l’obiettivo di rispondere funzionalmente alle richieste in evoluzione del mondo della scuola.
Così, convinti tutti dell’importanza delle relazioni umane, sono state poste in essere, forme alternative di interazione educativa a distanza, realizzando attività virtuali, in modalità sincrona ed asincrona, con il coinvolgimento di tutto il gruppo classe, di parte di esso o del singolo alunno e con l’utilizzo di videoconferenze, video lezioni e chat di gruppo.
Il Ministero della Istruzione ha, altresì, stanziato fondi per l’acquisto di device per gli studenti con BES favorendo lo svolgimento della didattica a distanza. Ai sensi dell’art. 7, comma 3 del D.L.gvo n° 63/2017 sono stati delegati, altresì, i Centri Territoriali di Supporto (CTS) in collaborazione con la Direzione Generale per lo studente, l’Inclusione e l’Orientamento scolastico alla gestione dell’assegnazione dei dispositivi destinati ad alunni/e con disabilità.
Nel contempo, le istituzioni scolastiche si sono prodigate a rendere concreto l’utilizzo degli stessi, assegnandoli in comodato d’uso. Le scuole, inoltre, in sede di Collegio dei docenti, svolti in modalità telematica, hanno proceduto alla rimodulazione della programmazione didattica e alla elaborazione di griglie di osservazione e di valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli alunni. Significativo e prezioso risulta essere stato, pertanto, l’impegno instancabile e quotidiano di tanti operatori scolastici che hanno dovuto con abnegazione rivedere tecniche e strategie didattiche con l’unico intento di garantire, anche in questo particolare momento, il successo formativo di tutti gli studenti, nessuno escluso, nonché il positivo proseguimento della definizione del progetto di vita degli alunni con disabilità.
A fronte di tali esigenze e di una positiva conclusione dell’anno scolastico 2019/2020, in particolare per quanto riguarda la valutazione finale degli alunni è intervenuto il Ministero dell’istruzione con l’Ordinanza Ministeriale n° 11 del 16 maggio 2020 recante “Valutazione finale degli alunni anno scolastico 2019/2020 e prime disposizioni per il recupero degli apprendimenti”. In particolare la stessa prevede che il collegio dei docenti, ai sensi dell’art.2 comma 2, proceda con propria delibera all’integrazione pro tempore del documento inerente la Valutazione degli alunni, allegato al Piano Triennale dell’ Offerta Formativa (PTOF), per quanto riguarda i criteri che sottendono la valutazione finale del livello del conseguimento dei singoli obiettivi di apprendimento, nonché del comportamento, derivanti dalla rimodulazione della programmazione di inizio anno scolastico; provvedimento resosi necessario per la realizzazione della DAD.
Detti criteri che sottendono una valutazione di tipo formativo, ovvero l’acquisizione di responsabilità nel processo di apprendimento da parte degli alunni, tengono conto anche della didattica in presenza realizzata nel primo periodo dell’anno scolastico.
La medesima ordinanza prevede, inoltre, la possibilità per i docenti di classe, come previsto dall’art.3, di ammettere alla classe successiva anche gli alunni con votazione inferiore a sei decimi, compresi gli studenti con BES, votazione da riportare nel verbale di scrutinio finale e nel documento di valutazione predisponendo, altresì, ove necessario un Piano di apprendimento individualizzato. In detto Piano sono da indicare, per ciascuna disciplina: gli obiettivi di apprendimento da conseguire o consolidare, nonché le specifiche strategie per il raggiungimento dei relativi livelli di apprendimento.
I docenti del Consiglio di classe potranno predisporre il Piano di integrazione degli apprendimenti in cui sono individuate e progettate le attività didattiche eventualmente non svolte rispetto alla progettazione di inizio anno ed i correlati obiettivi di apprendimento.
Gli interventi di cui sopra, costituiranno attività ordinaria a partire dall’inizio del prossimo anno scolastico e, proseguiranno, ove necessario anche per l’intera durata dell’anno scolastico 2020/2021.
Per gli alunni con disabilità certificata ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n. 104, l’O.M. sopra citata all’ art. 5 comma 1, prevede una valutazione sulla base del piano educativo individualizzato, come adattato sulla base delle disposizioni impartite per affrontare l’emergenza epidemiologica. Il piano di apprendimento individualizzato, ove necessario, integra il predetto piano educativo individualizzato.
Tale straordinario quadro normativo e didattico, costruito in condizioni di estrema emergenza sanitaria, educativa e sociale, tra le diverse sfumatura riguardanti la politica scolastica ha sicuramente il merito di aver posto in risalto l’importanza della scuola, quale baluardo di cultura e di crescita personale e relazionale, nonché ha evidenziato la forza del sistema scolastico italiano nel rispondere funzionalmente e significativamente alle istanze sociali con la volontà di bilanciare il diritto allo studio e quello all’ inclusione scolastica che, di fatto, costituiscono gli elementi caratterizzanti la scuola del XXI secolo.
Fonti normative