di Agata ScarafiloAbstractGli Assistenti Amministrativi, che da anni sono utilizzati nel ruolo di DSGA, hanno avviato un’azione di protesta per chiedere la possibilità di accedere ad una procedura di selezione riservata ed interna al Comparto, in funzione di competenze già acquisite che, per anni, hanno consentito il regolare funzionamento delle scuole
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Continua la protesta degli Assistenti Amministrativi che per anni sono stati utilizzati nel ruolo di DSGA per far fronte a quella vacanza di posti scaturita dall’assurdo ritardo dell’indizione del concorso ordinario e dall’impossibilità di attuare la progressione verticale all’interno del Comparto Scuola. Una protesta le cui motivazioni saranno, ancora una volta, estrinsecate nel corso della manifestazione a cui i “facenti funzione DSGA” daranno vita il 17 settembre a Roma, presso il MIUR.
Come risaputo, il DSGA (Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi) è una figura unica e apicale che come il Dirigente Scolastico risulta essere fondamentale per assicurare il regolare, efficace ed efficiente funzionamento della Scuola. Di tutto ciò, in questi giorni, si stanno accorgendo sicuramente tutte quelle scuole che, sprovviste di DSGA, stanno pubblicando interpelli ed inviando e-mail per trovare Assistenti Amministrativi disposti a ricoprire un ruolo che racchiude in sé numerose responsabilità e competenze professionali specifiche.
Per far fronte alla vacanza di posti, che con il passare degli anni si è ampliata a dismisura, fino ad arrivare agli attuali 2400 posti liberi, numerosi Assistenti Amministrativi di ruolo hanno ricoperto il profilo di DSGA, dando la disponibilità ad essere assegnati ad altre scuole o alle proprie scuole di titolarità in virtù del possesso della “Seconda posizione economica”.
C’è da sottolineare che gli Assistenti Amministrativi, che sono nominati ed incaricati a svolgere tale funzione, si assumono a pieno titolo tutte le responsabilità che il ruolo di DSGA ovviamente comporta.
Infatti la soluzione di nominare delle figure “facenti funzione”, sicuramente più economica per lo Stato Italiano, sta ancora garantendo il regolare funzionamento, da un punto di vista contabile, amministrativo ed organizzativo, delle Scuole affidate agli Assistenti Amministrativi (Area B del CCNL) utilizzati nel profilo superiore (Area D del CCNL), alla pari di quelle provviste di Direttore Servizi Generali e Amministrativi di ruolo.
Ricordiamo che la Legge di Bilancio 2018 ha previsto l’indizione del concorso ordinario per la copertura dei posti vacanti di DSGA: concorso aperto a candidati esterni in possesso della laurea specifica quinquennale, e a candidati interni, in particolare gli Assistenti Amministrativi, sprovvisti del titolo di studio specifico, ma che negli ultimi 8 anni abbiano ricoperto il ruolo di “facente funzioni DSGA” per almeno 3 anni.
Questo concorso ordinario, cosi come è stato pensato e strutturato, prevede l’utilizzo del 100% dei posti vacanti, escludendo quindi ogni possibilità di progressione verticale all’interno del comparto. Soluzione chiaramente penalizzante per chi, anche per più di un decennio, ha investito in formazione ed ha acquisito competenze in un’esperienza lavorativa che è nata, si è sviluppata ed è cresciuta su richiesta dell’Amministrazione, per tutte quelle esigenze contingenti ed urgenti atte a risolvere e a sopperire a tutte quelle problematiche legate alla mancanza della figura del DSGA titolari.
Così, i “DSGA facenti funzione”, pur ritenendo importante e positivo il riconoscimento e l’equiparazione del servizio svolto quale significativo titolo d’accesso al concorso, chiedono l’avvio di una procedura di selezione riservata ed interna al Comparto, nonché distinta da quella del concorso per il 50% dei posti disponibili.
Una procedura, tra l’altro, fattibile perché prevista dalla legge ed applicata in tutti i Ministeri e Amministrazioni dello Stato ed Enti Regionali e Locali.
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