a cura di Enrica Bienna
(già docente di lettere nella scuola secondaria di II grado)
La buona logica . Imparare a pensare
– Paolo Legrenzi, Armando Massarenti – Raffaello Cortina Editore, 2015
Sembra andare controcorrente il testo di cui proponiamo la lettura, La buona logica. Imparare a pensare, che si occupa di test di selezione ed è in libreria proprio mentre in America Obama usa Twitter per promettere alle famiglie un intervento contro l’uso indiscriminato e massivo dei test a scuola. In Italia i problemi sono altri, il sistema di valutazione nazionale muove i primi passi nell’ostilità diffusa, la cultura della valutazione è tutta da costruire e non sono certo molti gli strumenti oggettivi cui la nazione sottopone gli studenti, ma l’ondata anti-test, forte in America dove “opt out” (tirarsi fuori dai test) è ormai parola d’ordine, rischia di afferrare anche noi, e sono numerosi coloro che applaudono alle posizioni di Obama, senza rendersi conto delle profonde differenze nelle pratiche e nella cultura valutativa dei due Paesi.
Comunque il libro di cui parliamo ha già avuto in pochi giorni la prima ristampa perché si offre come guida pratica per la preparazione ai test di selezione per l’università e per il lavoro, bisogno diffusamente avvertito nella secondaria di II grado.
La gran parte del libro si occupa in effetti di classificare le varie tipologie di test sulla base dei processi logici sottesi: al lettore viene illustrato che la risoluzione dei diversi quesiti e problemi si basa sulla capacità di ragionare per modelli, o di trovare le regole, o di pensare visivamente, o ancora di calcolare probabilità. Secondo i due autori (l’uno psicologo cognitivista, l’altro filosofo della scienza), conoscere tali meccanismi e astrarli dai contenuti specifici consente la costruzione, nella mente, di schemi astratti utilizzabili per la soluzione di problemi nuovi e di repertori di procedure logiche da trasferire per affrontare qualsiasi ragionamento.
Ad esempio, conoscere le strutture del sillogismo aiuta a determinare quali ragionamenti portano a conclusioni valide e quali a conclusioni fallaci; costruire e usare modelli mentali permette di mettere in relazione diverse descrizioni del mondo e di verificarne l’adeguatezza logica; la scoperta delle regole di funzionamento di un micromondo permette di trovare la soluzione di problemi in contesti analoghi anche più ampi.
Al di là dell’accattivante analisi dei processi sottesi ai test, il libro contiene provocazioni intellettuali che vanno oltre: il lettore che sta al gioco, e si diverte a risolvere con la propria testa i problemi logici proposti, non solo ne scopre le strategie che può riutilizzare autonomamente, ma viene guidato gradatamente a riconoscere gli assi portanti del pensiero critico e a riflettere sui modi per esercitarlo.
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