Ieri un servizio delle Iene ha raccontato la storia della nostra direttrice editoriale, Marilù Mastrogiovanni
Care lettrici, cari lettori,
come avrete notato, Scuola e Amministrazione in questi mesi è un po’ cambiata: pur restando sempre il puntuale strumento di aggiornamento professionale per DS, DSGA, docenti e personale ATA che continua, ormai da 27 anni a questa parte, ad essere punto di riferimento nelle scuole italiane, la rivista ha aperto una finestra più ampia sul mondo della legalità e dell’impegno civile.
L’esercizio della cittadinanza attiva è il più grande insegnamento che la scuola, presidio di legalità sul territorio, deve trasmettere ai nostri ragazzi: non è una facoltà, un’opzione, ma un dovere morale e civile di ogni buon insegnante.
Questo concetto è condiviso da tutta la redazione di Scuola e Amministrazione, ed espresso al meglio dalla sua direttrice editoriale, Marilù Mastrogiovanni: giornalista freelance, più volte minacciata dalla sacra corona unita e da politici di spicco del suo paese, Casarano (LE), per aver indagato, smascherato e denunciato la connivenza tra istituzioni e mafia, al punto da essere costretta a lasciare, insieme alla sua famiglia, il paese.
Ieri sera la trasmissione Le Iene ha dedicato a Marilù Mastrogiovanni un servizio che ricostruisce le sue vicende personali e giudiziarie: potete vederlo qui, per conoscere la nostra (e anche un po’ vostra) direttrice editoriale, la passione e le scelte che la guidano ogni giorno.
Perché nelle pagine di Scuola e Amministrazione trovate anche questo: non solo il dovere, ma la passione civile, che è il valore più importante da insegnare. Perché una giornalista possono minacciarla e ostracizzarla, possono quantomeno provare a fermarla. Ma una società intera, appassionata e coesa, no.