• lunedì , 23 Dicembre 2024

La riforma dell’insegnamento di sostegno

Analisi dei punti salienti dello schema di decreto legislativo (atto 378) sulla promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità

 

di Agata Scarafilo

 

supportoAbstract. Primo via libera alla riforma dell’insegnamento di sostegno nelle scuole di ogni ordine e grado. Il contributo focalizza l’attenzione sui punti salienti dello schema di decreto legislativo (atto 378) recante norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità. Un testo che ricorre alla tecnica della novellazione, peraltro già utilizzata per apportare modifiche alla legge 104/92 (articoli 12 e 15).

 

Argomenti. La “Buona Scuola”; la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità; il Piano per l’inclusione; il Gruppo territoriale inclusione; il Piano educativo individualizzato; continuità e modifiche al regolamento delle supplenze.

 

INTRODUZIONE

 

Già nel numero di novembre 2016 avevamo trattato delle più importanti novità sul sostegno nel mondo della scuola che erano state preannunciate, in attesa del decreto legislativo che avrebbe introdotto importanti cambiamenti nel sistema scolastico.

Infatti, il 14 gennaio scorso è stato dato il primo via libera al decreto legislativo recante norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità (Atto 378).

Un decreto adottato in attuazione della delega conferita al Governo in base all’art. 1, commi 180 e 181, lettera c), della Legge 107 del 2015 (c.d. Buona Scuola).

Precisiamo che tutte le novità, dopo l’approvazione in Consiglio dei Ministri, dovranno poi essere valutate, entro il 17 marzo 2017, dalle Commissioni parlamentari, per poi essere rinviate, per il passaggio definitivo,  all’Esecutivo.

Pertanto, continueremo a seguire l’iter legislativo al fine, anche, di poter rilevare eventuali modifiche che potranno intervenire nei passaggi sopra indicati.

Al momento, ci premuriamo di entrare nel merito delle più importanti novità emerse dalla lettura dell’Atto n. 378 del Governo, sottoposto al parere parlamentare.

Il decreto legislativo nell’ambito della strategia della promozione dell’inclusione è nato con l’intento di predisporre e mettere a sistema interventi a sostegno dell’inclusione scolastica. Sicché, interviene in particolare:

– sulla revisione delle modalità e dei criteri di certificazione;

– sulla ricognizione delle prestazioni riguardanti l’inclusione scolastica previste dalla normativa vigente;

– sulla modifica della formazione iniziale degli insegnanti di sostegno;

– sull’obbligo di formazione relativamente alle tematiche dell’inclusione per tutto il personale della scuola, compreso il Dirigente scolastico.

Con ben 21 articoli, che costituiscono lo schema del decreto legislativo, si disciplina l’inclusione scolastica, introducendo numerosi aspetti  innovativi rispetto al passato.

Va intanto precisato che l’Atto è incentrato esclusivamente sull’inclusione scolastica degli alunni e degli studenti con disabilità certificata ai sensi della Legge n. 104 del 1992. Pertanto, non si fa riferimento, ad esempio, agli alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), di cui alla Legge 8 ottobre 2010, n. 170, o agli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES).

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