• domenica , 22 Dicembre 2024

La gestione delle risorse economiche

di Marco Graziuso

Con la chiusura della contabilità relativa all’E.F. 2014 e la conseguente apertura del nuovo anno finanziario, tutte le scuole sono impegnate nelle consuete operazioni di predisposizione del Programma annuale per l’E.F. 2015, essendo state diramate di recente dal MIUR, con nota prot. n. 18313 del 16/12/2014, le relative istruzioni. Le procedure sono ormai consolidate e conosciute nel dettaglio, come richiamate nel D.I. n. 44/2001, ormai in procinto di essere aggiornato e correlato – soprattutto per le disposizioni riguardanti l’attività contrattuale – alle norme di recente pubblicazione.
Novità sono attese anche dalla Riforma degli Organi Collegiali, considerata da tutti come non più rinviabile, ma che, dopo aver fatto capolino nelle varie commissioni parlamentari, non giunge mai ad un’approvazione definitiva.
Eppure si avverte urgentemente la necessità di raccordare ruoli e competenze dei vari organi di gestione che operano all’interno dell’istituzione scolastica.
Così come si attende un rinnovo delle norme contrattuali, anche solo per la parte normativa, da adeguare alle numerose disposizioni finora intervenute e che spesso creano contenziosi e difficoltà nella corretta applicazione.
Di fatto, ad una continua attività di decretazione, anche d’urgenza, per le ben note difficoltà finanziarie delle casse statali, con il conseguente e rilevante impatto nell’attività gestionale dell’istituzione scolastica, non corrisponde ancora la volontà di organizzare le nuove disposizioni all’interno di un quadro di sistema, ormai farraginoso e che richiede di essere riformato dalle fondamenta.
Va sicuramente ben accolta la proposta del Ministro di interrogarsi sul modello di scuola che si vuole per il futuro del Paese.
Senza entrare nel merito delle modalità e dei contenuti, da affrontare e approfondire in altri contesti, l’esigenza di un radicale rinnovo della realtà scolastica pone, di conseguenza, altri interrogativi: per il modello di scuola che vogliamo, quale ruolo e competenza spetta alle varie componenti dell’intero sistema scolastico? Per il Dirigente scolastico, è funzionale e adeguata la definizione come riportata all’art. 25 del D.Lgs. n. 165/2001? Per i docenti, è sufficiente quanto esposto nell’attuale CCNL? E per il Direttore SGA, Assistenti amministrativi, tecnici e Ausiliari? E l’autonomia delle scuole potrà continuare ad essere quella definita dal DPR n. 275/1999? E quale dimensionamento delle scuole è ottimale per le esigenze del territorio, senza calpestare i diritti degli alunni per difendere qualche interesse di parte?
Fare sistema, si sente dire da più parti, ma ancora non si sono concretizzate le condizioni per una riflessione articolata e puntuale sulle esigenze comunque avvertite da tutti.
Per tornare al tema della gestione delle risorse economiche nella fase di predisposizione del Programma annuale, oggettivamente è evidente che alcune modalità operative ormai fissate e consolidate sono messe in discussione in un contesto come quello attuale, che di anno in anno sta cambiando e si sta trasformando.

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