L’assenza del DURC è un grave inadempimento contrattuale. Non può essere sostituito dall’autocertificazione (Corte di Cassazione, Ordinanza n. 4079 del 09/02/2022). Ecco la procedura da seguire se si tratta di una micro impresa senza dipendenti che lavora per la PA
di Agata Scarafilo
Il DURC, documento che attesta la regolarità contributiva delle imprese, è necessario – e non può essere sostituito dall’autocertificazione (Corte di Cassazione, Ordinanza n. 4079 del 09/02/2022) – negli appalti pubblici (lavori, servizi e forniture), come requisito per poter partecipare alle gare, alle aggiudicazioni e alla stipula dei contratti. Tuttavia, ci sono dei casi in cui non è possibile acquisirlo automaticamente attraverso il portale INPS. È il caso delle piccole imprese con titolare unico e senza dipendenti.
Il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) è il documento che attesta il corretto assolvimento degli adempimenti in materia contributiva a carico di un datore di lavoro ed è indispensabile per poter operare nei contesti pubblici (come lo è la Scuola statale) ed accedere a benefici che ne richiedano l’attestazione di regolarità. La procedura di verifica per il suo rilascio si svolge interamente online e in tempo reale attraverso un portale dedicato dell’ INPS (“Durc On Line”), indicando il codice fiscale del soggetto da verificare e l’indirizzo Pec al quale trasmettere le notizie relative allo stato della richiesta.
La regolarità contributiva è richiesta a tutti i datori di lavoro che fruiscono dei benefici normativi e contributivi previsti dall’ordinamento in materia di lavoro e legislazione sociale, nonché ai fini dei benefici e delle sovvenzioni previsti dalla disciplina comunitaria. Inoltre, è richiesto a datori di lavoro e lavoratori autonomi nei seguenti casi:
PER CONTINUARE A LEGGERE QUESTO ARTICOLO DEVI ESSERE ABBONATO! Clicca qui per sottoscrivere l’abbonamento