• martedì , 3 Dicembre 2024

Fruizione ad ore dei permessi ex L.104/92

di Pasquale Annese

Tra i tanti meandri della Legge 5 febbraio 1992, n. 104 (Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate), vi è la questione afferente alla fruizione dei permessi ad ore da parte del personale docente. Una questione che, a causa della sovrapposizione di norme legislative e pattizie, sta creando non pochi dubbi interpretativi e difficoltà applicative nelle istituzioni scolastiche. Sicchè non è difficile constatare come, di fronte a casi analoghi, esistano decisioni completamente differenti. In questo breve contributo cercheremo di dipanare alcuni dubbi, scindendo la problematica in due grandi ambiti tematici: il primo relativo alla fruizione dei suddetti permessi da parte di persona maggiorenne in situazione di disabilità grave; il secondo relativo alla fruizione dei suddetti permessi da parte di dipendente che assiste una persona in situazione di disabilità grave.




PERSONA MAGGIORENNE IN SITUAZIONE DI DISABILITA’ GRAVE
Il vigente art. 33, comma 6, della Legge 104/92 dispone che “la persona handicappata maggiorenne in situazione di gravità può usufruire alternativamente dei permessi di cui ai commi 2 e 3, …”.
Trattasi della persona maggiorenne, riconosciuta disabile in situazione di <gravità> ai sensi dell’art.3, comma 3, della Legge 104/92 (1), la quale può usufruire alternativamente sia dei permessi orari (comma 2), sia dei permessi giornalieri (comma 3), in seguito alla novella dell’art. 19, comma 1, lettera c), della Legge 53/2000.
Nel primo caso, il dipendente ha diritto a due ore al giorno di permesso retribuito; nel secondo caso, ha diritto a 3 giorni al mese di permesso retribuito.
A fronte di tale disposizione legislativa, il vigente CCNL 2006/2009, sottoscritto il 29 novembre 2007, all’art. 15, ribadisce che i suddetti permessi “devono essere possibilmente fruiti dai docenti in giornate non ricorrenti”, e subito dopo, al comma 7, sancisce che il dipendente “ha diritto, inoltre, ove ne ricorrano le condizioni, ad altri permessi retribuiti previsti da specifiche disposizioni di legge”.

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