Luci e ombre sull’UE in un’indagine tra gli studenti salentini
Di Matteo Lisi*
AbstractLa percezione dell’UE da parte dei cittadini è notevolmente condizionata da fattori di comunicazione potenzialmente distorsivi, in grado di originare luoghi comuni. Scopo dell’indagine qui presentata è sondare e interpretare le opinioni sull’UE rilevate su un campione di giovanissimi in merito a temi di più discussa attualità.
Un fantasma si aggira per l’Europa: è l’Unione Europea, logora e invecchiata, che dimostra più dei sessant’anni passati dalla firma dei Trattati di Roma, evento fondativo dell’integrazione fra i popoli del Vecchio Continente. Una parte piuttosto consistente dell’opinione pubblica europea le punta l’indice contro. La crisi economica è stata causata dall’introduzione dell’euro. Gli immigrati? L’UE non ha una politica integrata, vuole scaricarli sui Paesi più deboli, Italia in primo luogo. Le politiche di rigore finanziario dell’UE provocano disoccupazione. Sono solo i più ricorrenti, questi, tra i pareri che si possono ascoltare, nei luoghi pubblici o nelle conversazioni private, che hanno come oggetto l’UE. Come si sono formati? Quale valore possono avere? Quanto peso possono esercitare sulle decisioni e sui comportamenti dei cittadini?
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