di Fabio Scrimitore
Il quesito concerne gli effetti della sentenza di accoglimento di un ricorso avverso la mancata assegnazione provvisoria di sede.
La decisione assunta dal Tribunale, che ha accolto il ricorso prodotto da un insegnante che aspirava ad ottenere l’assegnazione provvisoria di sede su posto formato da 16 ore settimanali, più 2 a disposizione, comporta, come effetto diretto, l’annullamento del diniego (provvedimento negativo) che il competente Ambito Territoriale dell’Ufficio Scolastico Regionale aveva opposto alla giusta aspettativa del docente; il quale più che legittimamente sperava di continuare ad usufruire delle assegnazioni provvisorie che precedentemente gli erano state concesse, sino al corrente anno scolastico.
Correlativamente, deve ammettersi che la stessa decisione giurisdizionale obbliga il predetto Ambito Territoriale ad emettere il richiesto provvedimento di assegnazione provvisoria nei riguardi del ricorrente, dal momento che, in calce ad ogni sentenza, il Giudice proclama ritualmente l’obbligo dell’Amministrazione di darne esecuzione.
La decisione giurisdizionale con la quale è stato accolto il ricorso ha effetti retroattivi, sia giuridici che economici, perché, adottandola, il Giudice ha riconosciuto che il diritto di ottenere l’assegnazione provvisoria di sede sussisteva integralmente alla data in cui il ricorrente aveva presentato il ricorso, poi accolto.
L’efficacia ex tunc della suddetta sentenza travolge, eliminandoli radicalmente dal mondo del diritto, tutti i provvedimenti adottati e tutti i contratti di lavoro stipulati dopo la presentazione del ricorso.
Se ne potrà trarre la conclusione che il citato provvedimento di assegnazione provvisoria avrà, quale effetto concreto ed immediato, il venir meno della disponibilità del posto di 16 ore, più due a disposizione, che nel gennaio del 2016 era stato assegnato dal Dirigente scolastico ad un altro docente, a titolo di supplenza fino al termine delle lezioni.
Quale corollario della predetta conclusione, lo stesso Dirigente scolastico sarà tenuto ad adottare un suo provvedimento con il quale, procedendo dalla constatazione che il Direttore dell’Ambito Territoriale ha dato esecuzione alla sentenza sopra citata, concedendo l’assegnazione provvisoria al docente beneficiario della decisione stessa, e considerando che la stessa assegnazione provvisoria comporta l’annullamento ex tunc della procedura amministrativa sulla cui base – mediante l’atto amministrativo di individuazione del docente avente titolo – è stato stipulato il contratto di lavoro a tempo determinato con il supplente, dichiarerà risolto il contratto stesso; tanto avverrà in ossequio al 5° comma dell’art. 25 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro degli insegnanti, sottoscritto nel novembre del 2007, tuttora vigente, il quale annovera fra le cause di risoluzione del contratto individuale di lavoro l’intervenuto annullamento della procedura concorsuale.
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