Il Polo Messapia di Brindisi conquista l’European prize 2020 per il lavoro delle classi del biennio in tempo di Covid nei primi mesi del 2020. La dirigente scolastica, Rita De Vito: “Dad toglie pathos, ma ha il suo fascino”
Di Stefania De Cristofaro
BRINDISI – In tempo di pandemia, fare scuola a distanza in maniera eccellente, tanto da meritare un premio di respiro europeo, si può. E’ possibile ed è realtà. Succede nel Sud dell’Italia, in Puglia, regione dove da settimane è in atto uno scontro fra il governatore Emiliano e la ministra dell’Istruzione Azzolina sulla “Dad”. A conquistare il riconoscimento è stato il Polo Messapia di Brindisi, istituto d’istruzione professionale: è risultato vincitore dell’European prize 2020 ETwinning.
IL PREMIO EUROPEO ALLA SCUOLA PUGLIESE
Il riconoscimento è stato attribuito per la qualità del lavoro prodotto dalle classi del biennio dell’istruzione del Polo Messapia, nato dall’accorpamento dei professionali statali industria e artigianato Ferraris-De Marco-Valzani (https://www.iissferrarisdemarcovalzani.edu.it/)
Il lavoro è stato svolto durante i primi mesi del 2020 segnati dal lock down imposto dalla pandemia da Covid 19. In questo periodo, gli studenti di tutta Italia sono stati costretti per la prima volta a confrontarsi con una nuova forma di didattica: quella a distanza, in sigla chiamata Dad, diventata realtà tanto per gli alunni del primo ciclo, che per gli studenti delle scuole superiori. Non è stato facile, anche sotto il profilo psicologico, rinunciare ad andare a scuola, entrare in classe, avere un contato diretto con i professori e con gli amici.
IL PROGETTO OUR EARTH, OUR RESPONSABILITY IN COLLABORAZIONE CON SCUOLE DI PAESI DIVERSI
La premiazione riguarda la partecipazione al progetto denominato “Our earth, our responsability”, iniziativa svolta in collaborazione con scuole di diversi Paesi, concepita con l’obiettivo di suscitare la consapevolezza degli studenti riguardo all’ importante ruolo della salvaguardia dell’ambiente e spiegare il cambiamento del climatico ed il suo impatto sulla biodiversità. Hanno aderito Armenia, Turchia, Spagna, Grecia, Bulgaria, Romania e Serbia.
Attraverso la piattaforma online “Etwinning e meeting online” insegnanti e studenti si sono incontrati per conoscersi e confrontarsi, creando una comunità virtuale. E’ in questa nuova dimensione che è stato possibile sviluppare insieme percorsi trasversali sull’ integrazione, l’interculturalità, le politiche giovanili, fino a contenuti di elevato valore quale il rispetto della vita nelle sue molteplici forme. Non ci sono stati, quindi, ostacoli per il confronto. Sono stati superati anche quelli imposti per contenere il diffondersi del Covid 19, virus che ancora non dà tregua e continua a chiedere uno sforzo notevole alle scuole, ai dirigenti scolastici, ai docenti, agli studenti e alle loro famiglie.
LA DIRIGENTE DEL POLO MESSAPIA: “LA DAD TOGLIE PATHOS MA RESTA IL FASCINO DELLA DIDATTICA”
“La didattica a distanza che toglie tanto pathos e sentimento al fare scuola in presenza, può avere il suo fascino”
Dice la dirigente scolastica, Rita Ortenzia De Vito. “Ha il suo valore aggiunto un semplice collegamento informatico, se docenti creativi, passionali e intraprendenti sono capaci di cogliere il bello e il buono dove i più vedono solo disorientamento e desolazione. E il Polo Messapia forma docenti capaci di…volare alto”.
“Mentre di litiga a colpi di ordinanze e decreti, il Polo Messapia continua nella scuola in cui crede: autentica, propositiva, lungimirante e poetica”, ha aggiunto la dirigente commentando il premio sulla sua pagina Facebook. “Buon senso e autonomia sono le chiavi per ripensare la scuola che funziona anche in tempi di Covid”.