• martedì , 16 Luglio 2024

Digital literacy

di Antonio Santoro

Da circa un decennio le attese nei confronti della scuola esprimono, con insistenza, la richiesta di un impegno di alfabetizzazione capace di promuovere – anche – la conquista progressiva delle competenze chiave di cittadinanza, che l’Europa ci ha indicato e che comprendono, tra l’altro, lo sviluppo di specifiche capacità comunicative in grado di consentire al soggetto sia la comprensione di “messaggi di diverso genere e di complessità diversa” sia la rappresentazione di “eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc.”, mediante il ricorso a “supporti informatici e multimediali”. Le istanze formative evidenziano, insomma, la necessità e l’urgenza di un percorso di alfabetizzazione informatica che porti gradualmente al conseguimento di una competenza (digital literacy) che sempre più “si impone come prerequisito essenziale in relazione ai processi apprenditivi e come base indispensabile per l’educazione formale” (1), nonché come condizione fondamentale per una partecipazione attiva a “molte attività sociali” e ai “processi democratici” (2).

Si tratta di una competenza che per convincimenti diffusi postula, nei luoghi dell’educare e dell’istruire, una messa a punto, cioè una sintonizzazione dapprima sul piano teorico e poi su quello degli orientamenti didattici. A partire, ad esempio, per quanto riguarda la definizione del concetto di competenza digitale, dai risultati di una recente indagine internazionale che ha interessato esperti della materia, pervenendo a “una visione composita della competenza digitale, costituita da finalità specifiche (ad esempio, comunicare e collaborare) e da domini (ad esempio, privacy e sicurezza)”. Il report della consultazione (Online Consultation on Experts’ Views on Digital Competence) ha indicato una composizione in dodici aree della competenza in questione, sinteticamente riferite da Stefania Carioli, dell’Università di Firenze, e di seguito riportate nei termini essenziali della descrizione formalizzata:

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