di Rita Bortone
La scelta di un modello
Ciascun istituto sceglie i propri modelli progettuali in rapporto alle sue concezioni pedagogiche ed ai suoi bisogni operativi.
Le voci da compilare, il lessico utilizzato, l’impianto grafico, i tempi di compilazione, le modalità di documentazione finale, sono tutti indicatori della cultura di chi ha progettato il modello e – così dovrebbe essere – della cultura di chi quel modello ha adottato.
Ci sono modelli di Unità semplici e complessi, fondati su teorie e dispositivi pedagogici specifici o genericamente rispondenti al dettato normativo; fondati su visioni disciplinari o su visioni interdisciplinari, centrati su obiettivi o su risultati; esigenti di informazioni generiche o di dettagli progettuali. Un modello che appare troppo complesso in una scuola può risultare invece semplice in un’altra. Un aspetto del modello che in una scuola si rivela utile oggi, magari domani nella stessa scuola potrà esser diventato inutile e apparire sorpassato.
I modelli si differenziano tra loro sia perché inseguono le innovazioni e il lessico provenienti dalla norma o le conquiste della ricerca psicopedagogica, sia perché adempiono, nella realtà, a funzioni diverse: un modello di Unità dovrebbe essere semplicemente uno strumento che dà ordine alle operazioni progettuali, agevolandole, standardizzandole, rendendone facile la lettura e l’attuazione.
In realtà esso adempie ad una funzione di guida e di vincolo dell’azione didattica dei docenti, poiché richiede, e costruisce nel tempo, specifiche visioni e specifici modi operandi. Per questo motivo l’uso di un modello progettuale produce anche effetti formativi su chi lo utilizza.
In ogni caso, poiché le Unità di apprendimento costituiscono i segmenti formativi che costruiscono progressivamente il percorso degli allievi, la loro progettazione dovrebbe essere prima di tutto coerente con il curricolo d’istituto. Se l’Unità d’apprendimento è destinata a gruppi specifici di alunni o a singoli alunni, essa sarà prima di tutto coerente con il percorso differenziato progettato per quel gruppo o per quel singolo alunno.