L’evoluzione dell’insegnante di sostegno – verso una didattica inclusiva
, Dario Ianes, Erickson, Trento 2014, pagg. 160, € 17,00.
(r.b.)
Questo libro, che nasce dall’esperienza di un docente ordinario di pedagogia e didattica speciale e dalla rivista da lui diretta “Difficoltà di apprendimento e didattica inclusiva”, costituisce un punto fermo, un punto di svolta nella problematica dell’insegnamento di sostegno.
E’ significativo che parta da una lettera-testimonianza lucidissima del papà di un ragazzo con la sindrome di Down, una accorata ammissione di fallimento. Subito dopo sente il bisogno di fare dei chiarimenti, per non essere frainteso. Non sono infatti assolutamente in discussione gli obiettivi dell’integrazione scolastica: socializzazione come partecipazione sociale, senso di appartenenza e identità sociale; apprendimento di competenze; arricchimento umano, relazionale e apprenditivo di tutti gli alunni della classe; collaborazione e sostegno alla famiglia dell’alunno con disabilità; sviluppo professionale e umano delle varie figure che operano nella scuola e miglioramento organizzativo dell’istituzione; crescita culturale e politica diffusa rispetto alle differenze.
L’autore sviluppa comunque una dettagliata e circostanziata analisi critica dell’integrazione scolastica e approfondisce alcune ipotesi di interpretazione delle cause dell’attuale situazione, con la evidenziazione di alcuni aspetti strutturali negativi: un approccio culturale individuale medico alla disabilità; l’attuale ruolo diverso degli insegnanti di sostegno; le aule di sostegno; le risorse aggiuntive prevalenti, costituite dagli insegnanti di sostegno, attribuite solo attraverso una certificazione sanitaria; la didattica ordinaria poco inclusiva.
A questo punto Ianes illustra la sua proposta di evoluzione del ruolo dell’insegnante di sostegno. Che coinvolge l’idea di una scuola diversa, più inclusiva, nella quale, liberate tutte le grandi risorse latenti del sistema-scuola, è tutto il corpo docente che diventa il vero protagonista dell’integrazione, non più delegata ad alcuno.
Ciò che non si rigenera, degenera, ricorda Ianes citando Morin. Insomma, un libro che tutti gli insegnanti di sostegno dovrebbero leggere. Anzi, che tutti gli insegnanti dovrebbero leggere per riflettere sul senso e sui cambiamenti necessari nella impostazione della propria professione.