per dipendenti, autonomi e pensionati
di Saverio Prota
Periodo d’ imposta 2015
Come già per lo scorso anno, è tempo di compilare il nuovo Modello di Certificazione Unica (CU), approvato, per il 2016, lo scorso 15 gennaio con provvedimento dell’ Agenzia delle Entrate prot. n. 7786/2016, che dovrà essere consegnato (trasmesso via mail a chi ne è dotato) ai lavoratori entro il 29 febbraio, bisestile, (oppure entro 12 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro) e, direttamente o tramite intermediario abilitato, all’Amministrazione finanziaria entro il 7 marzo, esclusivamente in via telematica.
Tale modalità di trasmissione si rende necessaria in quanto i dati relativi ai redditi di lavoro dipendente, ai redditi di lavoro autonomo occasionale e ai redditi diversi, trasmessi dai sostituti d’imposta con la Certificazione Unica, saranno utilizzati per predisporre la dichiarazione 730 precompilata, che sarà messa a disposizione dei pensionati e dei lavoratori dipendenti, online, dal 15 aprile nell’apposita sezione del sito web delle Entrate. Le modalità di accesso sono le stesse previste l’anno scorso: il modello è reperibile presso l’area riservata di ogni contribuente, che accede tramite PIN dispositivo INPS, Carta Nazionale dei Servizi o credenziali Fisconline. Conterrà: 1) dati Certificazione Unica; 2) deduzioni e detrazioni (mutui, premi assicurativi, contributi previdenziali, bonus ristrutturazione e bonus energia, contributi versati per lavoratori domestici e da quest’anno anche spese sanitarie); 3) alcune informazioni contenute nella dichiarazione 2015 (ad esempio, relative a terreni e fabbricati); 4) altri dati presenti in Anagrafe tributaria (ad esempio, catasto e banche dati immobiliari).
Il modello, come l’anno scorso, si compone di due parti: la prima dedicata ai compensi da lavoro dipendente e assimilati, la seconda al lavoro autonomo.
E’ possibile utilizzare questo modello dichiarativo anche per certificare redditi diversi di natura finanziaria: la certificazione deve essere rilasciata dal notaio o dall’intermediario, con l’indicazione dei dati anagrafici, del codice fiscale, della natura, dell’oggetto e della data dell’operazione, della quantità delle attività finanziarie, degli eventuali corrispettivi, dei differenziali e dei premi.
Il 7 luglio è il termine ultimo per la trasmissione (vale anche per chi presenta la dichiarazione attraverso il 730 ordinario). Entro il 30 settembre, in caso di integrazione della dichiarazione che comporta minor credito o maggior debito, bisogna presentare il Modello Unico PF/2016 correttivo nei termini stabiliti.
NOVITA’ 2016
CU sintetico e ordinario
La prima evidente novità è la presenza di un doppio modello. Da quest’anno, difatti, i sostituti d’imposta saranno chiamati, con riferimento al 2015, ad elaborare due distinte certificazioni.
Nel dettaglio, entro la data del 29 febbraio 2016 (anno bisestile), i sostituti dovranno rilasciare, ai lavoratori interessati, una certificazione denominata “CU Sintetico”.
Così come avvenuto già lo scorso anno, inoltre, le certificazioni dovranno essere trasmesse all’Amministrazione finanziaria, entro il 7 marzo 2016, con la novità che i flussi telematici inviati non saranno uguali al Modello CU sintetico rilasciato al sostituito. Come si legge nelle istruzioni, il modello trasmesso conterrà maggiori informazioni, in quanto comprenderà una serie di dati trasmessi, fino allo scorso anno, mediante la presentazione del Modello 770 Semplificato e sarà denominato “CU Ordinario”.
NUOVI CONTENUTI DELLA CU 2016
Oltre al cambiamento di struttura , la CU 2016 contiene ulteriori importanti modifiche rispetto al 2015 (non tutte interessano la scuola), tra le quali:
1) l’obbligatorietà di riportare sempre il codice fiscale del coniuge del sostituito, ancorché non a carico, nell’apposita sezione dei familiari. Nel Modello CU 2016, viene quindi richiesto al sostituto di imposta di indicare per il dipendente con i familiari a carico: il coniuge, il primo figlio e i figli successivi, i familiari e i figli con disabilità. Per ciascun familiare a carico, è indicato il codice fiscale e il numero dei mesi a carico e per i figli, anche se minori di tre anni, la percentuale di detrazione spettante, nonchè la detrazione al 100% per l’affidamento dei figli. Tale dettaglio permette di risolvere le difficoltà riscontrate nella compilazione del Modello 730 precompilato, lo scorso anno, quando, in casi analoghi, risultava necessario intervenire manualmente al fine di indicare, nel modello dichiarativo, il codice fiscale del coniuge non a carico. Nell’ultimo rigo trova spazio invece la casella relativa alle famiglie numerose, che il sostituto deve barrare indicando la relativa percentuale di detrazione spettante. Inoltre, vi sono campi separati per l’indicazione esatta dei redditi percepiti, ossia, se trattasi di redditi da pensione o da dipendente, assegni al coniuge o redditi assimilati, oltre ad appositi spazi per i crediti non ancora rimborsati, gli oneri detraibili e deducibili, e una apposita casella per il bonus 80 euro di Renzi;
2) lo sdoppiamento della casella relativa ai redditi di lavoro dipendente, in modo da dare distinta evidenza di quanto erogato in relazione a rapporti di lavoro a tempo indeterminato, rispetto ad eventuali erogazioni inerenti a rapporti a tempo determinato;
3) la necessità di indicare, mediante l’apposizione del codice 2 all’apposita casella 11, denominata “Periodi particolari”, se sono presenti giorni per i quali non spettano detrazioni d’imposta;
4) il dettaglio degli oneri da indicare nella sezione “Oneri deducibili”, mediante l’apposizione di appositi codici da rilevare dalla tabella L, annessa alle istruzioni;
PER CONTINUARE A LEGGERE QUESTO ARTICOLO DEVI ESSERE ABBONATO! Clicca qui per sottoscrivere l’abbonamento