di Fabio Scrimitore
Il quesito, proposto da un docente, riguarda l’adozione del modello di certificazione delle competenze a conclusione del primo ciclo di istruzione.
L’autore del quesito è stato nominato Presidente di commissione giudicatrice degli esami di Stato conclusivi della scuola secondaria di I grado. L’insegnante di sostegno di un alunno disabile ha proposto che, a conclusione degli esami di Stato, si modifichi il modello per la certificazione delle competenze, adottato nella scuola su deliberazione del Collegio dei docenti, per adattarne la struttura al Piano Educativo Individualizzato dello studente predetto. E’ stato precisato, al riguardo, che il Collegio non ha ritenuto di adottare il modello sperimentale nazionale per la certificazione delle competenze, proposto alle scuole dal Miur con la Circolare n. 3 del 2015.
Orbene, se si tien conto che l’adozione del modello di certificazione deve avvenire con deliberazione del Collegio dei docenti, se ne dovrebbe trarre la conclusione che la proposta dell’insegnante di sostegno non può essere accolta dal Presidente della commissione giudicatrice degli esami di Stato per mancanza della necessaria competenza al riguardo.
Non si può, peraltro, escludere che, conclusa la sessione d’esame, la singola sottocommissione d’esame rediga una nota, da allegare alla formale certificazione delle competenze, che integri le voci riportate nel modello tipologico di certificazione, per definire un quadro esaustivo delle competenze rilevate nell’alunno in sede d’esame, in rigorosa connessione con la specificità del PEI.
L’autore del quesito ha chiesto, poi: quali sono i riferimenti normativi specifici?
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