Indicazioni operative
(Nota Miur, prot. n. 15219 del 15.10.2015)
Istituzione della Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione dei docenti di ruolo
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Precisazioni / Indicazioni operative |
1. Obiettivi dell’iniziativa
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<Responsabilizzare il docente e rafforzarne la professionalità in termini di conoscenze, competenze disciplinari e trasversali, scelte didattiche e prospettive pedagogiche; per offrire risposte efficaci e mirate alle esigenze degli allievi e ai bisogni formativi espressi da un contesto sociale e culturale in continuo mutamento>.
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2. Destinatari
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<La Carta del docente (e il relativo importo nominale di 500 euro/anno) è assegnata ai docenti di ruolo delle Istituzioni scolastiche statali a tempo indeterminato, sia a tempo pieno che a tempo parziale, compresi i docenti in periodo di formazione e prova, che non sia stati sospesi per motivi disciplinari>.
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3. Importo della Carta del docente
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<La Carta del docente ha un valore nominale non superiore a 500 euro annui utilizzabili nell’arco dell’anno scolastico di riferimento. Le risorse spettano nel loro importo complessivo anche per i docenti che prendono servizio durante l’anno scolastico>.
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4. Modalità di utilizzo della Carta del docente
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<La Carta del docente è utilizzata per le seguenti finalità di formazione e aggiornamento professionale: a) acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste; b) acquisto di hardware e di software; c) iscrizione a corsi per attività di aggiornamento o di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il MIUR, a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti il profilo professionale, ovvero a corsi di laurea post lauream o a master universitari inerenti il profilo professionale; d) rappresentazioni teatrali o cinematografiche; e) ingressi a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo; f) iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche e del Piano nazionale di formazione di cui all’art. 1, comma 124, della legge n. 107 del 2015…>.
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5. Modalità di rendicontazione
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<L’articolo 8 del citato DPCM (registrato alla Corte dei Conti in data 25 settembre 2015) prevede, solo per l’anno scolastico 2015/2016 […], l’erogazione della Carta del docente direttamente su cedolino unico, pur non costituendo la stessa retribuzione accessoria né reddito imponibile. In particolare, corre l’obbligo di richiamare l’attenzione di tutte le istituzioni scolastiche su quanto previsto testualmente dall’art. 8, commi 4 e 5, del DPCM 25 predetto:
“4. I docenti destinatari delle risorse trasmettono agli Uffici amministrativi dell’Istituzione scolastica di appartenenza, entro e non oltre il 31 agosto 2016, la rendicontazione comprovante l’effettivo utilizzo della somma di cui all’art. 3 (cioè i 500 euro erogati mediante cedolino), per le finalità e con le modalità di cui all’articolo 4. Nel caso in cui la predetta documentazione risulti non conforme alle finalità di cui all’art. 4, incompleta o presentata oltre il termine di cui al periodo precedente (cioè il 31 agosto 2016) ovvero non presentata, la somma non rendicontata è recuperata con l’erogazione riferita all’anno scolastico 2016/2017. 5. I rendiconti di cui al comma 4 sono messi a disposizione dei revisori dei conti presso le istituzioni scolastiche per il riscontro di regolarità amministrativo-contabile, ai sensi del decreto legislativo 30 giungo 2011, n. 123 e successive modificazioni”.
Con successiva nota, la Direzione Generale per le risorse umane e finanziarie si riserva di fornire ulteriori elementi informativi relativi, più nel dettaglio, all’attività di rendicontazione delle spese sostenute nell’a.s. 2015/2016. Al momento si rappresenta la necessità di portare all’attenzione di tutto il personale docente di ruolo destinatario delle somme in argomento quanto sopra esposto al fine di assicurare l’espletamento delle successive attività di rendicontazione e di verifica della documentazione comprovante l’utilizzo delle somme rogate, ai sensi di quanto disposto dal DPCM>.
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