Le numerose perplessità sul sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino ai sei anni e sul futuro degli insegnanti di sostegno
di Antonio Santoro
Abstract. Dalle disposizioni dei recenti Atti del Governo n. 378 e n. 380 l’esigenza di provvedimenti, proposte e percorsi attuativi di qualità
Argomenti. Schema di decreto legislativo n. 380 e 378; il sistema educativo di istruzione e formazione; la riforma e il futuro della scuola per l’infanzia; l’inclusione scolastica degli studenti con disabilità; ruolo e formazione degli insegnanti di sostegno
Leggevo nei giorni scorsi gli Atti del Governo n. 380 (Schema di decreto legislativo recante istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino ai sei anni) e n. 378 (Schema di decreto legislativo recante norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità), e tornavano di continuo alla mente considerazioni e perplessità già espresse sulle pagine di questa rivista, nell’ottobre 2015 (v. A. Santoro, Scuola dell’infanzia: ritorno al passato?, Scuola e Amministrazione, n. 10, Ottobre 2015, pp. 7-8) e nel gennaio 2016 (v. A. Santoro, Professionalità per l’inclusione, Scuola e Amministrazione, n. 1, Gennaio 2016, pp.11-12), a proposito della decisione di istituire il “sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino ai sei anni, costituito dai servizi educativi per l’infanzia e dalle scuole dell’infanzia” (Legge 13 luglio 2015, n. 107, art. 1, comma 181, lett. e), e delle prospettive annunciate in relazione al ruolo e alla formazione iniziale degli insegnanti di sostegno.
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