E’ di ieri la notizia della firma della direttiva per riconoscere un punteggio aggiuntivo ai fini della mobilità e delle graduatorie interne a chi svolgerà le attività di docente tutor e orientatore da parte del Ministro dell’Istruzione e del Merito.
Una notizia che suscita una forte delusione in quanti sono impegnati nella scuola autonoma a garantire il funzionamento organizzativo e didattico per le loro comunità scolastiche.
Siamo al paradosso che chi OGGI lavora nelle scuole impegnato oltre l’attività didattica – collaboratori del ds individuati ai sensi del comma 5 art. 25 del D. Lgs 165/2001, i tantissimi responsabili di plesso che consentono alle sedi distaccate di funzionare, le funzioni strumentali individuate ai sensi dell’art.33 del CCNL scuola 2006/2009, i Coordinatori didattici e i coordinatori di dipartimento, gli animatori digitali, i docenti tutor per i neoimmessi, i referenti di sistema – non ha alcun riconoscimento contrattuale e si deve spessissimo accontentare di un miserevole ed iniquo trattamento economico determinato in sede di contrattazione di istituto.
“Ancodis, dichiara il Presidente Rosolino Cicero, nel silenzio generale delle forze politiche e delle organizzazioni sindacali, denuncia l’ennesima operazione discriminatoria verso diverse migliaia di donne e uomini che si spendono – oltre l’insegnamento – per il funzionamento didattico e l’organizzazione delle loro scuole senza ricevere alcun riconoscimento giuridico né tantomeno economico.”
Secondo Ancodis, si continua sulla strada del LAVORO aggiuntivo mal retribuito, senza alcun merito professionale e ZERO effetti nella carriera del docente!
“In attesa dell’istituzione dei quadri intermedi o middle management scolastico – continua Cicero – si deve procedere a riconoscere per TUTTE le figure di sistema un punteggio aggiuntivo ai fini della mobilità e delle graduatorie interne commisurato alla funzione espletata e al conseguente carico di lavoro e al percorso di formazione. Occorre formalizzare contrattualmente il LAVORO didattico unitamente a quello organizzativo-gestionale che determina nel complesso – chi può negarlo! – l’efficace organizzazione, l’efficiente funzionamento e la qualità dell’offerta formativa di una scuola.”
“Non soltanto per ragioni etiche e di equità contrattuale, conclude il Presidente Rosolino Cicero, ma perché si deve considerare determinante il valore professionale del lavoro di coloro i quali si sono impegnati e continuano a farlo nel seguire percorsi di formazione specifica, dimostrano competenze organizzative a supporto dell’organizzazione, responsabilmente sostengono il dirigente scolastico nella complessa gestione, sono spesso la memoria storica delle loro comunità scolastiche, hanno contribuito negli anni alla costruzione dell’identità della scuola.”
In caso contrario, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, le forze politiche e le organizzazioni sindacali sono corresponsabili dell’ennesima discriminazione di lavoratrici e di lavoratori che continuerebbero a subire un’intollerabile e certamente iniqua disparità contrattuale.
Ancodis
L’ANCoDiS sostiene il riconoscimento giuridico e contrattuale dei Collaboratori dei DS e figure di sistema che lavorano nelle autonome Istituzioni scolastiche.