Come valutare i crediti universitari alla luce del decreto ministeriale n.616 del 10 agosto 2017?
Abstract
La valutazione degli esami sostenuti durante la frequenza del corso di laurea Magistrale, ai fini della certificazione del possesso dei 24 crediti universitari degli ambiti antropologico, psicologico, pedagogico e delle tecnologie didattico-metodologico, richiesti per partecipare ai concorsi a cattedra per l’insegnamento nelle scuole secondarie di I e di II grado, compete all’Università.
Il quesito proviene da un giovane che spera di poter insegnare nelle scuole secondarie di secondo grado, con il possesso della laurea in giurisprudenza, conseguita nel 2015. In questa prospettiva il giovane ha sostenuto quasi tutti gli esami universitari richiesti dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 19, del 14 febbraio 2016, con il quale sono state revisionate le classi di concorso a cattedre ed a posti di insegnamento nelle scuole secondarie; la nuova classe di concorso cui si riferisce il neo-dottore è contraddistinta dal codice A046: scienze giuridiche ed economiche. L’esame mancante nel piano di studi del giovane, rispetto a quelli previsti dalla predetta classe di concorso A046 è quello di istituzioni di diritto pubblico, esame, questo, che è stato individuato con il codice IUS9 dal Decreto Ministeriale del 4 ottobre 2000, E’ doveroso specificare che il D.M. appena citato ha rideterminato i settori scientifico-disciplinari in cui sono articolati i corsi di studio universitari; tale codice rientra nell’area 12, che si può leggere nell’allegato A, unito nel medesimo D.M. del 4 ottobre 2000.
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