Definizioni, problematizzazioni, linee guida
di Maria Rosaria Rielli
Il DS è chiamato a rendicontare sul proprio operato, sulle scelte effettuate e sugli esiti raggiunti nell’esercizio della sua azione. Ma come rendicontare?
E’ tempo di “Bilancio”
I repentini e complessi cambiamenti culturali, economici e sociali, unitamente alle recenti riforme in materia di responsabilità, sollecitano sempre più le istituzioni scolastiche ad esplicitare i criteri della propria offerta formativa e a “rendere conto” dei risultati raggiunti ad una ampia e variegata platea di interlocutori interni ed esterni.
Il Dirigente scolastico, in particolare, “responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio” (art.25 D.lgvo165/2001), è chiamato a rendicontare sul proprio operato, sulle scelte effettuate e sugli esiti raggiunti nell’esercizio della sua azione.
Ma, per rendicontare, è sufficiente relazionare agli OO.CC. sull’attività formativa, organizzativa e amministrativa svolta, per “garantire la più ampia informazione e un efficace raccordo per l’esercizio delle competenze degli organi della istituzione scolastica” o è necessario abbandonare l’autoreferenzialità e acquisire consapevolezza del proprio operato, rendendolo trasparente e valutabile?
PER CONTINUARE A LEGGERE QUESTO ARTICOLO DEVI ESSERE ABBONATO! Clicca qui per sottoscrivere l’abbonamento
PER CONTINUARE A LEGGERE QUESTO ARTICOLO DEVI ESSERE ABBONATO! Clicca qui per sottoscrivere l’abbonamento