Un caso editoriale mondiale. Il più imponente crowdfunding mai raggiunto per un libro. Che abbattere gli stereotipi di genere
a cura di Enrica Bienna
E’ necessario intervenire prima che attecchiscano nelle bambine gli stereotipi di genere che condizioneranno la loro vita e le loro future scelte
Consigliato a
:
tutte le bambine, a cui è privilegiatamente destinato, e, perché no, tutti i bambini, i loro genitori ed i loro educatori.
Il tema è di quelli che non finiranno mai di interessarci e coinvolgerci: la parità di genere, la costruzione dell’identità femminile, la lotta agli stereotipi di genere. Sono punti fermi in quell’universo valoriale che condividiamo come genitori, figli ed educatori. O almeno, così speriamo. Perciò accogliamo sempre con entusiasmo ogni nuovo libro destinato alle bambine e ai bambini che, messo direttamente nelle loro mani, li diverta e faccia loro sognare un futuro possibile, un destino realizzabile per ognuno, indipendentemente dal sesso.
Le “Storie della buonanotte per bambine ribelli” nasce da un’idea non del tutto nuova: presentare alle bambine modelli femminili di riferimento in cui identificarsi, un repertorio di donne famose e non, unite dalla comune volontà di realizzarsi, di combattere, di decidere del loro destino. La stessa idea che anima, ad esempio, “Cattive ragazze. Quindici storie di donne audaci e creative”, una interessante e ben fatta graphic novel destinata a ragazze e ragazzi, che abbiamo già presentato in questa rubrica. La convinzione di fondo , in tutti e due i casi, è che occorra intervenire prima che attecchiscano nelle bambine gli stereotipi di genere che condizioneranno la loro vita e le loro future scelte.
E’ comunque un dato di fatto positivo la richiesta sempre maggiore, da parte dei genitori, di libri per l’infanzia che educhino i bambini al “rispetto per le donne”, e li liberino da conformismi e pregiudizi .
Qui però siamo di fronte ad un vero e proprio caso editoriale: un libro per bambine che parla di donne e dei loro destini, rimasto per mesi in testa alle classifiche dei libri più venduti in Italia.
Ma anche la storia del libro è particolare: nasce infatti grazie ad una somma da record (più di un milione di dollari) raccolta tramite il crowfounding in oltre settanta Paesi del mondo da due trentenni italiane trapiantate in America: Elena Favilli, imprenditrice e giornalista professionista, e Francesca Cavallo, autrice e regista teatrale. Sono donne innovative, guardano al futuro usando le potenzialità delle nuove tecnologie, credono nel potere dell’immaginazione, dell’incontro, della comunità. Sono le fondatrici di TIMBUCTU LABS, un laboratorio di innovazione dei media per l’infanzia con dodici applicazioni mobili, che conta due milioni di utenti in oltre settanta Paesi.
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