Analisi e commento delle novità previste dalla Circolare n.21/2017 dell’Inpsdi Saverio Prota
Dal 1° gennaio 2017 sono aumentate anche le aliquote Inps per il versamento dei contributi alla Gestione Separata, così come comunicato dall’Inps con circolare n. 21 del 31 gennaio 2017
Argomenti: leggi di riferimento e varie tipologie di soggetti – tabella riepilogativa varie tipologie e aliquote – individuazione imponibile – minimale di reddito – massimale di reddito – ripartizione onere e modalità versamento – interesse legale 2017 e modalità di calcolo.
Dal 1° gennaio 2017 sono aumentate anche le aliquote Inps per il versamento dei contributi alla Gestione Separata, così come comunicato dall’Inps con circolare n. 21 del 31 gennaio 2017.
Ne consegue che tutti gli iscritti alla Gestione separata 2017 dovranno versare, dal 1° gennaio, un’aliquota del 32,72%. I soggetti già iscritti ad altre forme di previdenza oppure pensionati dovranno, invece, continuare a versare il 24,00%.
Le leggi di riferimento, in sintesi, sono:
- la n. 92/2012, art. 2, comma 57, che ha stabilito, per i soggetti non iscritti ad altra forma di previdenza, senza partita iva, che l’aliquota 2017 è elevata al 32%. A tale aliquota va aggiunta l’aliquota contributiva dello 0,72%, per un totale del 32,72%;
- la n. 232/2016, art.1 , comma 165, che ha disposto che, dal 2017, l’aliquota contributiva per i lavoratori autonomi con partita Iva, non iscritti ad altra forma di previdenza né pensionati, è pari al 25%, a cui va aggiunta sempre l’aliquota contributiva dello 0,72%, per un totale del 25,72% (aliquota che sarà applicata anche per gli anni successivi);
la n. 147/2013, art. 1, comma 491, che, modificando quanto previsto dal combinato disposto dell’art.2, comma 57, della legge 92/2012 e dall’art. 46-bis, comma1, lett. G), del D.L. 83/2012, ha stabilito che l’aliquota 2017 per pensionati o assicurati presso altre forme di previdenza rimane quella del 24%
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