Il quesito riguarda la certificazione del Casellario giudiziale
Il neo-dipendente dovrà compilare il modello che legittimi il DS a chiedere alla Procura della Repubblica il certificato dei carichi pendenti
Abstract
Per ogni neo-assunto nella Pubblica Amministrazione, il Dirigente deve chiedere alla Procura della Repubblica presso il competente Tribunale il certificato penale del Casellario Giudiziale.
Come si legge in un quesito appena pervenutoci, una signora “Ha accettato la nomina in ruolo conferitale dal competente Ufficio Scolastico Territoriale e, di conseguenza, dovrà presentare il modello di autocertificazione compilato. Premesso che la signora ha subito una condanna non definitiva, con pena sospesa e con il beneficio della non menzione – continua il redattore del quesito – , per un reato non grave, alla voce “se ha subito condanne penali” cosa deve dichiarare?”.
L’articolo 25 bis del Decreto del Presidente della Repubblica n. 313, del 14 novembre 2002, nel testo novellato dal Decreto Legislativo n. 39, del 4 marzo 2014, così recita:
- Il certificato penale del casellario giudiziale di cui all’articolo 25 deve essere richiesto dal soggetto che intenda impiegare al lavoro una persona per lo svolgimento di attività professionali o attività volontarie organizzate che comportino contatti diretti e regolari con minori, al fine di verificare l’esistenza di condanne per taluno dei reati di cui agli articoli 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600-quinquies e 609-undecies del codice penale, ovvero l’irrogazione di sanzioni interdittive all’esercizio di attività che comportino contatti diretti e regolari con minori.
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