Tra valutazione e autovalutazione formativa del DS. Verso l’empowerment della scuola dell’autonomia
Scrivendo di “Valutazione dei dirigenti scolastici e specificità di contesto” (1), auspicavo anch’io il verificarsi, in tempi brevi, di condizioni e iniziative decisamente finalizzate a far assumere alla valutazione nella scuola e della scuola la conformazione di una infrastruttura di sistema, in modo da consentire al sistema scolastico stesso possibilità di risposta sempre più adeguata alla diversità delle domande individuali e sociali di educazione e istruzione. E ricordavo, poi, che l’attività valutativa deve anche “rilevare le modalità di esercizio dell’impegno dirigenziale nella scuola dell’autonomia e, in particolare, l’efficacia delle azioni di governance per la qualità dell’offerta formativa istituzionale”: che deve insomma accertare, secondo le indicazioni della legge 107/2015, il “contributo del dirigente al perseguimento dei risultati per il miglioramento del servizio scolastico previsti nel rapporto di autovalutazione” (2). PER CONTINUARE A LEGGERE QUESTO ARTICOLO DEVI ESSERE ABBONATO! Clicca qui per sottoscrivere l’abbonamento