THE CROW’S EGG (UOVO DI CORVO)
di M. Manikandan, India, 2014, 99 min.
con Chinna Kaaka Muttai, Periya Kaaka Muttai, Aishwarya Rajesh, Ramesh Thilaganathan Dhanush. Sceneggiatura: M. Manikandam; Musica: G.V. Prakash Kumar
Età consigliata: dai 10 anni
Due fratellini uniti per la pelle, entrambi con la mania delle uova di corvo che rubano da un nido e bevono come ricostituenti. Lo sfondo della baraccopoli indiana dove vivono, nei bassifondi di Chennai: abitazioni fatiscenti in latta, niente bagno né letti. I giochi a piedi nudi tra gli altri bimbi, anch’essi a piedi nudi. Tanti sorrisi, qualche lacrima, senza perdere la capacità di sognare.
The crow’s egg (Uovo di Corvo), di M. Manikandan, con Chinna Kaaka Muttai, Periya Kaaka Muttai, Aishwarya Rajesh, Ramesh Thilaganathan Dhanush, è la storia di “Grande Uovo di Corvo” e “Piccolo Uovo di Corvo”, due bambini costretti a crescere in fretta nell’India del XXI secolo. Senza vestiti né scuola, i due protagonisti passano le giornate a raccattare per poche rupie il carbone caduto dai treni. Provano a cavarsela in un ambiente ostile, usando la propria avvedutezza, scegliendo le compagnie giuste. Il padre è in galera: l’avvocato chiede una barca di soldi per tirarlo fuori. La giovane mamma non smette di sudare per sbarcare il lunario: si applica in ogni caso con costanza al proprio ruolo educativo, coltivando nei figli speranza e senso della realtà. La nonna paterna, dalla salute malferma, tiene unito con tenerezza e compassione quel che resta della famiglia. Miseria dei mezzi e nobiltà dei valori mantengono vivo, in “Grande Uovo di Corvo” e “Piccolo Uovo di Corvo”, lo spensierato candore infantile.
Un giorno i due fratelli assistono all’abbattimento dell’albero su cui erano soliti raccogliere le uova. Qualche tempo dopo in quel luogo, a metà strada tra l’indigenza della baraccopoli e lo sfarzo dei quartieri ricchi, verrà inaugurata una pizzeria. Sarà la fame o l’immaginazione, sarà il taglio del nastro per opera di una star di Bollywood o gli inganni della pubblicità, sta di fatto che da quel momento i due bimbi non smetteranno di pensare a come procurarsi la prelibata pietanza. Ma gli imprevisti da superare sembrano infiniti.
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