• sabato , 23 Novembre 2024

Composizione del Consiglio di classe

di Fabio Scrimitore

Il quesito riguarda la composizione del Consiglio di classe convocato per la valutazione infraquadrimestrale degli alunni.

Il quesito è stato formulato da un insegnante che impartisce in una scuola media, ad alunni che non si sono avvalsi dell’insegnamento della religione cattolica, una disciplina alternativa al predetto insegnamento. Nella scuola in cui il docente insegna si stanno tenendo delle riunioni dei Consigli di classe: si tratta delle riunioni che, per ormai consolidata tradizione, si tengono nel medio termine dei due quadrimestri, nei quali la gran parte dei Collegi dei docenti ripartiscono le attività didattiche dell’intero anno. Con queste iniziative i Consigli di classe si propongono di informare le famiglie, oltre che gli alunni, sui livelli di apprendimento e di comportamento raggiunti dai discenti nel corso del bimestre. Tali livelli vengono registrati nelle ben note pagelline, che si consegnano ai genitori.
Sia detto incidenter tantum che l’adozione, ormai generalizzata, del registro elettronico del professore, con la connessa possibilità che i singoli genitori vi accedano per rilevare anche quotidianamente i voti assegnati alle interrogazioni ed ai compiti scritti dei figli, ha sottratto alla pagellina molta della rilevanza che tale documento aveva in passato.
Orbene, l’autore del quesito ha chiesto di sapere se, in occasione di tali riunioni ricognitivo-valutative, il Consiglio di classe conserva la medesima qualifica di collegio perfetto che ha quando si riunisce per gli scrutini intermedi (quadrimestrali) e finali, con la conseguenza che, se conservasse tale qualifica, non potrebbe operare se non con la totalità dei suoi componenti, anche quando redige le pagelline.
Si risponde alla luce delle disposizioni normative contenute nel Regio–decreto 6 maggio 1925, n. 653, nel Testo Unico delle leggi sulla scuola, approvato con D.P.R. n. 297 del 16 aprile 1994, nel Regolamento sulla valutazione, emanato con il D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009 e nel Regolamento sull’autonomia scolastica, approvato con il D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275.




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