• giovedì , 21 Novembre 2024

La voce dei DS nel Rapporto Censis 2015

 

(a.s.)

Il 49° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese torna, nel capitolo <Processi formativi>, su alcune novità introdotte dalla legge 107/2015: per ascoltare opinioni e pareri dei dirigenti scolastici, parole che meritano – ci sembra – un richiamo più o meno testuale.
La prospettiva di offrire a tutti gli studenti della scuola secondaria di II grado l’opportunità di partecipare ad esperienze di alternanza scuola-lavoro viene valutata in modo favorevole dalla maggior parte dei dirigenti scolastici interpellati, i quali:
<ritengono positivo l’aver stabilito un tetto minimo di ore dedicate ai percorsi di alternanza>;
e si dichiarano, inoltre, <molto o abbastanza d’accordo sul fatto che tale durata sia una condizione essenziale per garantire l’efficacia e la serietà della proposta formativa di alternanza>.
Il 75,4% dei dirigenti ritiene, però, <che “l’introduzione generalizzata dell’alternanza avrebbe bisogno di tempi più lunghi, in quanto comporta una profonda rivisitazione dell’organizzazione scolastica e degli insegnamenti disciplinari”>, mentre il 71,6% <prevede che non sarà (comunque) possibile garantire a ogni studente del triennio finale un percorso in alternanza, in quanto nel territorio (soprattutto al Sud) non vi sono sufficienti aziende disponibili ad accogliere studenti>. Una “indisponibilità” che quindi non consentirà la generalizzazione, in tempi brevi, dell’alternanza, la quale troverà ostacoli non irrilevanti anche in due altri “nodi critici”, pure evidenziati: quello della persistente insufficienza delle risorse finanziarie e quello individuato nella diffusa <preoccupazione di dover co-progettare un numero elevato di percorsi a causa della eterogeneità e piccola dimensione delle imprese disponibili>.




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