• martedì , 16 Luglio 2024

Rooms 2.0: hikikomori allo specchio

a cura di Vincenzo Sardelli*

(*docente di lettere nella scuola secondaria di II grado)

Chi è Olivia, ventisettenne ragazza autoreclusa nella casa ereditata dalla nonna, collegata al mondo esterno solo attraverso il computer? Una disadattata mentecatta? Oppure una sorta di epigona degli antichi eremiti, votata alla ricerca di spiritualità e atarassia?
Un’ironia salvifica marca Rooms 2.0, spettacolo teatrale che tratteggia il fenomeno dilagante degli hikikomori: ragazzi che si chiudono nelle loro stanze e smettono di andare a scuola, di lavorare, di avere vita sociale. Ipnotizzati da computer e internet, questi giovani si isolano persino dalle loro famiglie. Confondono il giorno con la notte. Non mangiano, non si lavano. Si chiudono in un angosciante silenzio. A volte deperiscono fino a morire. Un disagio individuale e relazionale in espansione anche in Europa, che in Giappone coinvolge un milione di persone. A Milano i casi sono circa duemila.

Rooms2.0foto di Nicolò_piccolaCecchella Rooms_phsofiamasini
Scritto e diretto da Lisa Moras, Rooms 2.0 – Drammaturgia per attrice e coro web – cui abbiamo assistito a Milano (Campo Teatrale) – vede in scena un’esuberante Elisabetta Mossa nei panni di Olivia, giovane colta e intelligente afflitta da un malessere esistenziale tipicamente contemporaneo. Olivia si muove in un mondo inconoscibile, dove non è facile distinguere il bene dal male, il giusto dall’ingiusto. Incerta, enigmatica, sfuggente, malata, il suo comportamento appare ambiguo, frutto di spinte inconsce. In un mondo dove l’informazione è ipertrofica, è difficile distinguere tra reale, falso e virtuale. E che succede se perfino l’amore, il sentimento più nobile, si rivela un bluff?
In balìa degli eventi, nevroticamente incapace di adeguarsi alla vita, Olivia, maglietta irriverente, risponde al disagio con disperata e ironica autocoscienza, come se tragedia e commedia fossero facce di una stessa medaglia. Con due orecchie da gatto sul capo (allusione a una presenza felina che si manifesterà con esiti sventurati), la ragazza decide di sottoporsi a un esperimento estremo da condividere sul web: si chiude nel suo appartamento e si isola dalla vita sociale a tempo indeterminato.

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