• domenica , 22 Dicembre 2024

Il carisma dell’insegnante

fa bene alla didattica

di Angelo BattistaNon tutti gli insegnanti sono carismatici. E’ un dato di fatto incontrovertibile, ed è fuori discussione che ciò abbia una notevole influenza sulla qualità della didattica, e più in particolare sullo stile di  comunicazione che  il  docente utilizza per  svolgere il  proprio programma di studio e gestire la complessità delle dinamiche relazionali che emergono in classe. Da ciò si deduce che il carisma è al tempo stesso una dote e una caratteristica della personalità, che non può assolutamente mancare nel repertorio comportamentale di chi ha scelto la professione di insegnante-educatore come missione personale. Sì, perché proprio di missione in realtà si tratta, e come tale dovrebbe essere concepito l’impegnativo lavoro di docente, nelle scuole di ogni ordine e grado.

Com’è noto, tra le varie responsabilità e compiti di ogni insegnante, quello principale e certamente più difficile consiste nell’avviare e portare a termine con successo un percorso formativo, culturale e pedagogico efficace e ben integrato. Che abbia lo scopo di aiutare progressivamente i discenti ad apprendere, a crescere, a diventare autonomi e responsabili delle proprie scelte di vita, di lavoro e di relazione, ma anche a gestire ed esprimere in modo socialmente adeguato i propri sentimenti ed emozioni (intelligenza emotiva). Se ciò è vero, è  anche  vero  che  non  tutti  gli  insegnanti  avvertono l’esigenza o  il  bisogno di  essere carismatici, o meglio, forse non riflettono abbastanza sull’importanza che il carisma può avere nell’esercizio della professione, e soprattutto nel conseguimento dei risultati desiderati.

Il termine carisma deriva dal greco e indica uno stato di grazia divina, in genere associato a fascino comunicativo, che contraddistingue soggetti capaci di coinvolgere, ammaliare e influenzare atteggiamenti, opinioni e comportamenti altrui. Il carisma è in ogni caso una forma di potere personale che influenza, affascina, seduce e conquista. Si potrebbero racchiudere sinteticamente in questa affermazione gli effetti positivi del carisma sul piano relazionale e comportamentale. E’ quanto basta per farne una qualità personale desiderabile, una dote che molti insegnanti vorrebbero avere per essere apprezzati e ascoltati, o per rispondere con maggiore efficacia e competenza alle aspettative e responsabilità del proprio ruolo professionale. In  merito al  carisma, è  opinione diffusa che  si  tratti  di  una  dote tendenzialmente innata, forse geneticamente trasmessa, e pertanto difficile se non impossibile da acquisire attraverso metodologie e tecniche. Ciò è vero solo in parte, e lo scopo di questo articolo è dimostrare che il carisma può essere acquisito e progressivamente sviluppato  in  una  prospettiva  di  self-empowerment,  come  qualsiasi  altra  abilità  e competenza. Certo, non si tratta di un’operazione banale e alla portata di chiunque, o di un compito leggero a cui dedicare solo ritagli di tempo. Per avere carisma è necessario intraprendere un percorso di cambiamento attitudinale, impegnativo e psicologicamente coinvolgente. Che, per essere concluso positivamente, richiede innanzitutto l’umiltà di mettersi in discussione dal punto di vista caratteriale e comportamentale, ma anche apertura mentale, fiducia in sé e disponibilità a cambiare atteggiamenti erronei.

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