Nello scorso mese di febbraio sono state emanate dal MIUR le Linee guida nazionali per l’orientamento permanente e, a otto anni di distanza dalle precedenti, le nuove Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri. Dei due documenti ci sembra opportuno riprendere ora, più o meno testualmente, passaggi e <indicazioni operative> per il lavoro di dirigenti scolastici e insegnanti.
1. Linee guida per l’orientamento
Il documento del MIUR conferma la centralità della scuola nei processi di orientamento e torna a sollecitare attività istituzionali <finalizzate alla costruzione e al potenziamento di specifiche competenze orientative>: attività istituzionali da realizzare, in primo luogo, nei percorsi di insegnamento/apprendimento orientati e sostenuti dalla prospettiva di promuovere, negli allievi, l’acquisizione <dei saperi di base, delle abilità cognitive, logiche e metodologiche, ma anche delle abilità trasversali comunicative, metacognitive, metaemozionali, ovvero delle competenze orientative di base e propedeutiche – life skills – e competenze chiave di cittadinanza>.
Le Linee guida in esame ricordano, in particolare, che l’istituzione scolastica può e deve favorire la conquista/acquisizione di <competenze orientative di base attraverso:
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