di Agata Scarafilo
Abstract: L’AIDA – Scuole porta la voce di protesta dei DSGA al Ministero, incontrando il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso, che sentite le legittime rimostranze dell’associazione di categoria ha dichiarato che si farà portavoce e attore del necessario cambiamento.
Non si ferma la protesta dei Direttori dei Servizi Generali ed Amministrativi (DSGA) che il 25 maggio sono stati accolti al Ministero dal sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso. Ricordiamo che l’AIDA – Scuole, presieduta dalla DSGA Dott.ssa Giuliana Sannito, è l’unica Associazione di categoria che accoglie al suo interno esclusivamente Direttori Amministrativi delle scuole statali e che da qualche anno sta portando avanti una battaglia per sanare una serie di criticità che coinvolgono il profilo professionale del DSGA, posto a capo dell’intero personale ATA.
“Il colloquio, fa sapere la presidente Sannito, si è rivelato molto produttivo, in quanto l’on. Sasso ha ascoltato con attenzione i punti esposti e ha manifestato con sincerità, la volontà di farsi carico delle giuste rivendicazioni esposte che nello specifico, in maniera sintetica, sono state:
– Il mancato riconoscimento giuridico delle responsabilità cui i DSGA delle scuole pubbliche si fanno giornalmente carico nell’adempiere agli ordinari compiti/ruolo, che sono invece tipici dei profili dirigenziali;
– L’esiguità della retribuzione riconosciuta ai Direttori Amministrativi delle scuole comparata con i colleghi degli altri comparti – Direttori Amministrativi AFAM inclusi;
– La mancata attivazione della posizione del Coordinatore amministrativo, ha realizzato un inspiegabile salto nella struttura organizzativa degli Uffici definita nella gerarchia delle posizioni organiche dei pubblici dipendenti. Il vuoto nell’organigramma negli ultimi 20 anni ha esposto il Direttore SGA allo svolgimento di funzioni e compiti attribuite alla sfera delle competenze di tale figura, in aggiunta alle attività proprie.
– Necessità di avere impiegati amministrativi specializzati per area organizzativa, esigenza imposta dalla sempre più complicata gestione amministrativa cui le scuole autonome devono adempiere;
– Le difficoltà derivanti dall’organizzazione del carico di lavoro amministrativo con risorse umane il cui reclutamento è inverosimile (valutazione dei profili dei candidati di III fascia il cui punteggio tende a non favorire profili di laureati ma altro);
– Le difficoltà derivanti dalla gestione del personale ATA avendone la responsabilità in termini di proposta organizzativa, ma non la titolarità di tale gestione, che spetta poi ad altro soggetto (il D.S.);
– Necessità di rivedere la governance amministrativa e didattica delle scuole pubbliche con visione finalmente organica e non più tramite revisioni “settoriali” che in quanto tali non tengono conto delle visione di insieme della scuola: la Scuola è un’unica entità che abbisogna di un nuovo T.U. che racchiuda tutta la normativa di settore (organizzazione didattica, organi collegiali, organizzazione amministrativa e organi/attori amministrativi)”.
Stando a quanto affermato dall’AIDA – Scuole, l’on. Sasso ha chiuso l’importante incontro chiedendo una piattaforma di rivendicazioni della quale si farà portavoce ed attore.