Il ruolo di una figura professionale integrata in tutti i sistemi scolastici dei Paesi europei. Tranne che in Italia
Abstract
L’enorme varietà di situazioni di disagio di natura sociale o famigliare, pone in situazione di stress sia i docenti che gli alunni, minando le fondamenta del rapporto educativo e riducendo l’efficacia dei processi di insegnamento/apprendimento. La recente proposta di Legge (settembre 2019) per l’istituzione dello psicologo scolastico punta a regolamentare e a rendere stabile, presso ciascuna istituzione scolastica presente sull’intero territorio
nazionale, un servizio utile sia per gli studenti e le loro famiglie sia per il corpo docente.
L’indagine N.E.P.E.S. del 2010, ad esempio, mette in evidenza che in tutti i paesi Europei, tranne che in Italia, lo psicologo a scuola ha un ruolo fondamentale nel supportare il sistema educativo contribuisce al miglioramento delle prestazioni del sistema scolastico.
L’indagine del Gruppo di Lavoro Nazionale di Psicologia Scolastica offre un ulteriore e recente dato a sostegno di questa realtà, mettendo in luce la necessità di dare risposta alla richiesta di ben-essere globale di cui, oggi più che mai, i protagonisti del sistema scolastico sono portatori.
di Daniela Bilanzuoli
Negli ultimi anni, le trasformazioni avvenute dal punto di vista culturale, politico, sociale ed economico, hanno avuto importanti ricadute anche sulle istituzioni scolastiche, contribuendo all’emergere di nuove e specifiche esigenze, riguardanti tutte le figure coinvolte nella comunità scolastica.
Si è in particolare assistito allo sviluppo di un crescente malessere, individuabile a più livelli: dagli alunni, ai genitori, agli insegnanti; nonché di una difficoltà di relazione tra i vari protagonisti.
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