Un’analisi a latere della sentenza della Corte di Cassazione che depenalizza le “offese”
di Fabio Scrimitore
Abstract
Passeggiando per le strade di Atene, Socrate insegnava ai suoi discepoli a cogliere il senso della bellezza, a discernere il bene dal male, il vero dal falso. Come compenso, ricevette la cicuta. Successivamente, ai suoi epigoni la società ha riconosciuto soltanto un debito d’onore, non altro, perchè non ha sufficientemente apprezzato la generosità degli insegnanti, che, seppure tra mille difficoltà, si impegnano a svelare ai loro allievi i misteri dei numeri, degli alfabeti letterari, scientifici e artistici.
PER CONTINUARE A LEGGERE QUESTO ARTICOLO DEVI ESSERE ABBONATO! Clicca qui per sottoscrivere l’abbonamento