Intervista ad Alberto Maritati, autore dell’opera, e a Rita Bortone, curatrice della sua impostazione pedagogico-didattica
di Enrica Bienna
Conoscere la Costituzione italiana. Un percorso guidato
Alberto Maritati, Collana “Leggi la Puglia” del Consiglio Regionale della Puglia, Editori Laterza, Bari 2019
Pubblicare un testo sulla Costituzione, finalizzato a diffonderne la conoscenza soprattutto tra i giovani, è un’operazione di per sé significativa sul piano civile, in un momento segnato da grandi conflitti sociali e politici, da crisi delle istituzioni, da disorientamento generale, da opposti e inconciliabili schieramenti. Ed è ancor più apprezzabile, sul piano culturale e pedagogico, ove si consideri che proprio in questi giorni è stata approvata da un ramo del Parlamento la proposta di legge relativa alla reintroduzione dell’insegnamento dell’Educazione civica come materia obbligatoria nella scuola primaria e secondaria. Una materia che, tra i suoi contenuti, mette al primo posto la conoscenza della Costituzione italiana e delle istituzioni dell’Unione Europea, “anche al fine di promuovere i principi di legalità, cittadinanza attiva e digitale, sostenibilità ambientale, diritto alla salute e al benessere della persona”.
Al di là di ogni possibile riflessione critica sui cambiamenti reali che la legge potrà innescare, sappiamo che ogni materia d’insegnamento comporta la scelta di contenuti e di strumenti adeguati.
Sarà dunque di grande utilità poter contare su un testo che si propone come “un percorso guidato” per affrontare la complessità delle tematiche legate alla Costituzione e che sarà fruibile in particolar modo dagli alunni delle scuole secondarie superiori.
L’intervista ad Alberto Maritati
All’autore del testo, Alberto Maritati, che dopo una lunga carriera in magistratura ha ricoperto per quattordici anni la carica di senatore della Repubblica, ed ora a titolo di volontariato incontra i giovani per discutere con loro di Costituzione, chiediamo dunque di parlarci della sua opera.
Quali motivazioni l’hanno indotta a progettare questa pubblicazione e ad affrontare l’impegno della sua scrittura?
Di sicuro non per aggiungere, ai tanti già esistenti, un nuovo libro di diritto costituzionale, ma perché mi sono reso conto, nel corso della mia esperienza professionale e politica, che la conoscenza della Costituzione, in Italia, a settant’anni dalla sua promulgazione, non è affatto scontata, e non solo tra i giovani: mi ha sempre colpito il fatto che anche chi partecipa al dibattito politico raramente faccia ricorso al dettato costituzionale, magari col supporto di precisi riferimenti.
Ed è un grave rischio, che la società corre, quello di prendere decisioni, anche importanti, a prescindere dalla Costituzione. Questo vuol dire mettere a repentaglio la stessa democrazia
Da questa constatazione nasce il mio contributo alla diffusione della conoscenza del testo costituzionale. Da anni vado nelle scuole, incontro i giovani, instauro con loro un dialogo positivo, rimanendo stupito dalla loro partecipazione attiva e dal loro spirito critico.
PER CONTINUARE A LEGGERE QUESTO ARTICOLO DEVI ESSERE ABBONATO! Clicca qui per sottoscrivere l’abbonamento